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700 mila euro spariti: Giurlani dice di avere la febbre, processo rinviato

Processo Giurlani

Rimborsi intascati: dopo il nostro esposto alla Magistratura Giurlani era già stato condannato nel processo alla Corte dei Conti a restituire il denaro

Oreste Giurlani è a processo per peculato con l’accusa di essersi intascato rimborsi spese mai giustificati, consulenze e collaborazioni. Oltre 700 mila euro di denaro pubblico fatti sparire fra il 2012 e il 2016.

Dopo il rinvio a processo l’ex presidente Uncem e sindaco di Pescia Oreste Giurlani si è presentato ieri in aula per l’udienza. Al giudice ha detto di avere qualche linea di febbre. Situazione che, con l’allarme Covid, è bastato per far slittare l’udienza.

E’ l’ennesima situazione surreale nella storia incredibile di Giurlani, dopo il caso che ho denunciato con un esposto alla Magistratura. Per anni ha fatto il bello e il cattivo tempo con i soldi pubblici.

Il caso Giurlani e l’esposto alla Magistratura

Secondo l’accusa del processo tra il 2012 e il 2016 Giurlani si sarebbe appropriato di oltre 700mila euro di denaro pubblico sottraendolo dai conti dell’Uncem Toscana, ente di cui era Presidente.

Ecco il video dell’incursione di Fratelli d’Italia nella sede di Firenze dell’Uncem, nel quale gli chiedevamo conto degli ammanchi.

Giurlani nel giugno 2017, proprio a causa dell’inchiesta che lo portò anche agli arresti, aveva dovuto lasciare l’incarico di sindaco di Pescia che aveva assunto nel Partito democratico. Nel giugno 2018 è stato rieletto primo cittadino, sostenuto dalle liste civiche. Il Comune, così, non si è costituito parte civile. 

Nello specifico Giurlani è a processo con l’accusa di essersi appropriato di 338.784 mila euro in assenza di giustificativi di qualsiasi tipo; di altri 241.784 come rimborsi spese autocertificati ma non giustificati; di 143.960 euro contratti di collaborazione e consulenze.

Negli anni Giurlani ha tenuto in piedi, con la complicità politica della Regione Toscana, un organismo come l’Uncem Toscana con i soldi pubblici. E si è macchiato di numerose nefandezze, fra le quali anche i mancati pagamenti Inps ai dipendenti dell’ente.

La condanna della Corte dei Conti

Il sindaco di PesciaOreste Giurlani, è già stato condannato al processo davanti alla Corte dei conti a pagare 724mila euro per spese e rimborsi intascati quando era presidente dell’Uncem Toscana.

Secondo quanto riporta la sentenza, “nella sua qualità di Presidente dell’ente, ha direttamente gestito il denaro di Uncem Toscana a proprio beneficio, compilando i prospetti cumulativi relativi a rimborsi per spese di viaggio e di missione non spettanti, acquistando beni personali, privi di finalità istituzionali, pagando le rate di finanziamenti personali e affidando a sé stesso incarichi retribuiti”.