Giorno della Memoria: ricordare per non dimenticare

Il trascorrere inesorabile del tempo lascerà il compito di trasmettere il senso e il significato di quell’orrore non più ai superstiti ma alla storia

Il 27 gennaio di 79 anni fa venivano abbattuti i cancelli di Auschwitz, così da far vedere al mondo l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico.

Shoah abisso dell’umanità

La Shoah rappresenta l’attimo più buio nella storia dell’umanità. Questo male toccò anche la nostra Nazione con l’avvento delle leggi razziali proclamate nel 1938. Ecco perché il Giorno della Memoria assume una particolare importanza, chiamandoci a ricordare tutti gli orrori del passato affinché non si ripetano mai più. A non dimenticare, oggi come ogni giorno, le vittime della feroce persecuzione della Shoah.

Una solennità civile che non è solo ricordo di chi ha perso la vita a causa dell’odio antisemita, non è solo condanna dei colpevoli, ma è anche omaggio nei confronti di chi ha dedicato la vita alla testimonianza e chi la rischiò per tentare di salvare gli ebrei dalla persecuzione.

Mozione europea che condanna tutti i totalitarismi: FdI tra i firmatari

In Europa, FdI è stata tra i firmatari di una mozione con la quale è stato condannato ogni totalitarismo: il nazismo, il fascismo e il comunismo. Noi non abbiamo avuto problemi a votarla, chi ha avuto problemi sono stati quelli del Partito Democratico. Se qualcuno ci vuole parlare di antisemitismo, noi siamo ben felici di ascoltarlo, ma non siamo noi quelli in difficoltà a parlarne.

I centri sociali, amici della sinistra, stanno teorizzando che Israele è peggio del nazismo solo perché sta cercando di difendere la propria esistenza. La sinistra non ha nulla da insegnarci: sono loro a doversi chiedere perché il nuovo, pericoloso e violento antisemitismo di oggi proviene molto più da sinistra.