Grazie al nostro Ordine del Giorno alla Camera più tutele e adeguata retribuzione per i magistrati onorari
La Magistratura onoraria viene calpestata da anni e i Governi delle sinistre non hanno mai fatto nulla per rendere dignitosa questa professione fondamentale per l’efficiente funzionamento della Giustizia italiana.
Già nel 2018, in occasione dell’approvazione del mille proroghe, insieme al collega On. Andrea Delmastro Delle Vedove, denunciammo lo schiaffo del Governo Conte contro i magistrati onorari (ecco qui il video della diretta di Facebook).
Chi sono i magistrati onorari?
Sono Magistrati nominati con particolari procedure e non legati allo Stato da un rapporto di pubblico impiego ma di servizio onorario. Le funzioni del magistrato onorario sono temporanee e l’incarico è remunerato in maniera diversa in base alle funzioni esercitate. Si tratta dei giudici di pace, giudici aggregati, giudici onorari di tribunale, vice procuratori onorari e degli esperti presso il Tribunale per i minorenni.
I magistrati onorari sono indispensabili per il buon funzionamento della Giustizia
Senza i magistrati onorari sarebbero a rischio tantissimi processi. Infatti, sono 4.500 i servitori dello Stato che hanno lavorato e ancora lavorano come Giudici e Pubblici Ministeri, facendosi carico del 40% dei procedimenti civili, 50% di quelli penali e sostenendo l’accusa nell’80% dei processi monocratici.
Il nostro ordine del giorno che rende dignità ai magistrati onorari
Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: abbiamo presentato al ‘Dl salva-infrazioni’ un ordine del giorno – che il Parlamento ha approvato – che garantirà un ulteriore impulso alla soluzione definitiva della ventennale questione della magistratura onoraria.
Finalmente, i magistrati onorari vedranno garantiti diritti quali le tutele in materia di ferie, malattia e gravidanza, nonché un’adeguata retribuzione, con superamento del pagamento a cottimo. Un risultato importante reso possibile solo dal Governo Meloni.
I Governi delle sinistre sono stati incapaci di rispondere anche alle richieste dell’Unione Europea
La Commissione europea per ben tre volte ha sollecitato l’Italia, con lettere di messa in mora, a conformare la normativa nazionale sulla magistratura onoraria ai trattati. L’atto fa seguito all’approvazione di un emendamento al decreto-legge ‘Pa bis’ che per la prima volta nella storia ha riconosciuto ai magistrati onorari il diritto alla previdenza e all’assistenza con iscrizione all’inps.
Oggi il Governo ha fatto un ulteriore passo, impegnandosi a conformarsi alle richieste dell’Unione europea in materia di adeguato trattamento economico, ferie, malattia e gravidanza. Superiamo così l’attuale stato di precarietà e irregolarità del sistema normativo italiano, dettato dalla legge Orlando e dalla riforma Cartabia che non hanno saputo rispondere alle richieste dell’Ue.