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Foggia: al concerto della sinistra insulti sessisti contro la Meloni

Insulti e delirio dal palco di Foggia dove uno pseudo-cantante ha pensato bene di offendere il presidente Meloni: altro che artisti, l’unico “talento” che posseggono è quello dell’insulto e la sinistra, come sempre, tace

Un rapper, tale “Gennarone”, sul palco di Foggia per il concerto del primo maggio ha insultato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con parole di una violenza inaudita. Vergognoso il fatto che ad assistere alla ignobile performance fossero presenti alcune cariche istituzionali, non solamente del Comune di Foggia, dalle quali non è arrivata alcuna condanna nell’immediato. Ci aspettiamo che le istituzioni e i partiti di sinistra prendano le distanze da tali insulti sessisti. Anche se questi sono i soliti personaggi in cerca di visibilità, queste oscenità vanno condannate: senza se e senza ma.

Foti: “Nulla dall’opposizione, Schlein e Conte?”

“Insulti e delirio dal palco di Foggia dove uno pseudo-cantante ha pensato bene di offendere il presidente Meloni. Per mancare di rispetto al primo presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana, è stato utilizzato uno dei più deplorevoli insulti sessisti.

Non hanno nulla da dire i leader dell’opposizione, Schlein e Conte? Oggi, ogni presa di distanza da chi si batte per difendere la dignità della donna solo quando fa comodo, oltre che tardiva risulterebbe ipocrita”, ha dichiarato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati.

Messaggi sessisti dal palco di Foggia

Il rapper foggiano “Gennarone”, durante la sua esibizione sul palco del primo maggio, ha accusato il Presidente Giorgia Meloni di aver fatto tornare nella nostra Nazione “lo spettro del fascismo” e ha poi proseguito con un linguaggio sessista ed offensivo nei confronti di Giorgia Meloni.

Le offese adesso si definiscono “provocazione artistica” e la sinistra tace, come sempre

Il rapper ha dichiarato che le parole utilizzate contro Giorgia Meloni volevano solo essere una “provocazione artistica”. Sembra molto difficile da credere che termini sessisti, come quelli da lui utilizzati per inveire contro il nostro Presidente, possano essere considerati una banale provocazione artistica. Ancora aspettiamo, dopo giorni, la solidarietà di Elly Schlein e Giuseppe Conte nei confronti di Giorgia Meloni.