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Emiliano: “Le minacce a Decaro? Lo affidai alla sorella del boss”

E spunta la foto di Decaro con la sorella del boss Capriati: questa sarebbe l’antimafia della sinistra? Con la mafia non si scende a patti, né a compromessi. Noi ci schieriamo dalla parte dello Stato, senza alcun dubbio. La sinistra da che parte sta?

Nel corso di una manifestazione organizzata a sostegno del sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo la decisione del Viminale di nominare una commissione d’accesso per verificare se sussistano i presupposti per lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, il governatore Michele Emiliano ha pronunciato frasi di una gravità inaudita che fanno venire i brividi. Per il governatore del Partito democratico è normale affidare i propri assessori ai capi mafia?

“Te l’affido”: le parole sconcertanti di Emiliano

Si è tenuta a Bari una manifestazione, organizzata dalla sinistra, a sostegno del Sindaco Antonio Decaro, in seguito alla decisione del Ministero dell’Interno di nominare una commissione d’accesso per verificare se sussistano i presupposti per lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose. Una decisione presa dal Ministro Piantedosi dopo l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che ha condotto a 130 arresti e che ha svelato episodi di voto di scambio politico mafioso con ingerenze mafiose nella municipalizzata del trasporto urbano.

Nel corso del suo intervento, il governatore Michele Emiliano ha ricordato un episodio in cui lui e il Sindaco Antonio Decaro sarebbero andati a casa della sorella di un boss mafioso: “Andammo a casa della sorella di Capriati, il boss di quel quartiere, io gli andai a dire vedi che questo ingegnere è assessore mioquindi se ha bisogno di assistenza te lo affido“.

Ecco le parole sconcertanti di Michele Emiliano:

La mafia non ha colore politico: ecco perché è stata nominata la commissione d’accesso

“Alla sinistra che, con dichiarazioni al vetriolo, scatena la propaganda – dopo aver indossato i panni della vittima – urlando allo scandalo, al complotto, ad un “atto di guerra” nei confronti del sindaco Decaro, e accusa il ministro Piantedosi di giustizia ad orologeria – “reo” a loro dire di aver fatto ciò che si deve per garantire ai cittadini che lo Stato c’è – rispondiamo evidenziando tutto l’opportunismo di certa opposizione, giustizialista a fasi alterne.

Quando, in altri casi, era stata avviata una procedura del genere su amministrazione di centrodestra, gli applausi scroscianti della sinistra non erano certo mancati. Vogliamo però ricordare che la lotta alla mafia non ha un colore politico e che il fine ultimo è quello di tutelare i cittadini. Inutile, dunque, alimentare lo spauracchio di uso politico di una commissione volta ad accertare se vi siano state illiceità nelle procedure amministrative del Comune di Nari, per meri fini elettorali. Se il sindaco Decaro – come ha più volte ribadito – non ha nulla da temere, attenda con serenità il lavoro della Commissione e potrà verificare che la stessa non aveva alcuna finalità persecutoria nei suoi confronti”, lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Emiliano e Decaro non consci del loro ruolo istituzionale

“Michele Emiliano e Antonio Decaro sono consci del ruolo istituzionale che ricoprono, delle parole che pronunciano, delle parziali retromarce e delle successive smentite del giorno dopo? È pur vero che il comizio era stato originariamente pensato per una requisitoria contro il ministro dell’Interno – e già questo dice tutto-, colpevole di avere applicato la legge e via via ha assunto i toni dell’apertura della campagna elettorale per le europee di Decaro, oggi però è chiaro a tutti che uno dei due ha mentito. O Emiliano quando ha detto di avere portato Decaro dalla sorella di un boss, o Decaro quando dice di averla incontrata molto tempo dopo sul mercato. Una verità invece è assodata: in un caso o nell’altro, Decaro ha colloquiato con la sorella di un boss. Vale la pena dire: attenti a quei due”, lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Quanto dichiarato da Michele Emiliano è davvero sconcertante: per il governatore del Partito democratico è normale affidare i propri assessori ai capi mafia?

E adesso spunta una foto dove apparirebbe il Sindaco Antonio Decaro con la sorella del boss Capriati. E questa sarebbe l’antimafia della sinistra? Noi ci schieriamo dalla parte dello Stato, senza alcun dubbio. La sinistra da che parte sta?