In questo momento di guerra i compagni di sinistra negano i diritti alle donne ucraine.
E’ successo ieri a Prato durante la manifestazione organizzata dal Comitato 25 aprile e da Libera, con l’adesione della rete degli studenti medi, in piazza del Comune pratese dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Purtroppo la manifestazione verrà ricordata per i momenti di tensione fra gli organizzatori e le tante donne ucraine che hanno partecipato.
Donne ucraine zittite da studenti di sinistra
C’erano tante donne in piazza, commosse, emozionate e impaurite. E quando con la voce spezzata dal dolore hanno intonato l’inno ucraino sono state brutalmente zittite dagli organizzatori.
Come se non bastasse una rappresentante della Rete degli studenti medi, da sempre vicini al mondo della sinistra, ha detto che l’Ucraina dal 2014 è uno stato nazionalista. Dure parole, che hanno scatenato la protesta delle donne ucraine a cui è stato nuovamente negato di parlare.
Più rispetto per le donne ucraine
Purtroppo gli organizzatori hanno perso due buone occasioni per tacere.
L’ennesima dimostrazione che certi movimenti di sinistra che si riempiono la bocca con parole come tolleranza, inclusione e libertà, si sono dimostrati ancora una volta i soliti incoerenti.
Gli organizzatori hanno dimostrato la arroganza, faziosità e presunzione. In quella piazza c’era l’orgoglio delle donne ucraine. La paura di un popolo che lotta per la propria libertà e per l’orgoglio della propria bandiera.
I cattivi maestri dell’Anpi
Agli studentelli di sinistra si aggiungono certi cattivi maestri dell’Anpi. Infatti mentre a Kiev gli ucraini si sono svegliati e hanno trovato l’invasore, l’Anpi fa un comunicato in cui denuncia la “politica di potenza” della NATO e intima agli USA di cessare le “clamorose ingerenze nella vita dell’Ucraina”.
E’ tutto incredibilmente vero. I partigiani condannano la Nato e, di fatto, difendono Putin.
La nota dell’Anpi
Nella nota si legge: “Il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass da parte della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra ed è l’ultimo drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato ad Est, vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia”.
L’Ucraina ha bisogno di aiuti e rispetto, non delle solite associazione finte pacifiste di sinistra arroganti e faziose, che hanno a cuore solo i propri interessi politici.