Cft, colosso delle cooperative rosse è in grave crisi e per questo in gestione commissariale. Colpa della sinistra che l’ha usato (come tanti altri) come poltronificio (LEGGI QUI).
Un caso di cui che abbiamo portato più volte in Parlamento, denunciando i fatti (LEGGI QUI). Ora a pagare, però, sono le migliaia di persone che ci lavorano onestamente. Il buco di bilancio che hanno fatto non può essere certo addossato su di loro.
Ci lascia perplessi che, a fronte degli sforzi per la stabilizzazione dei lavoratori e per il pagamento degli stipendi arretrati, sullo stesso portale del lavoro della Regione Toscana si offrano 15 posti per facchini a tempo determinato, con disponibilità a lavorare sei giorni su sette anche di notte (GUARDA QUI).
Continueremo a vigilare per scongiurare che, sulla pelle dei lavoratori, si metta in atto quella che sarebbe una inaccettabile operazione di sostituzione delle attuali maestranze con manodopera precaria a basso costo. I sindacati che ne pensano?.
Non un euro venga sottratto dagli stipendi dei lavoratori di Cft: per ripianare il debito l’azienda e il tribunale si rivalgano sugli amministratori incapaci, poltronati dalla sinistra, che l’hanno ridotta sull’orlo del baratro.
