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L’assassino ceceno di Niccolò Ciatti sia processato in Italia

assassino Ciatti

L’assassino ceceno di Niccolò Ciatti deve stare in carcere in Italia. 

E’ di stamani la notizia, pubblicata dal quotidiano La Nazione, che il ceceno Rassoul Bissoultanov si è presentato in Spagna chiedendo di essere processato a Girona. Il Governo intervenga subito per fermare l’impunità di questo delinquente. 

Bissoultanov, infatti,si è costituito in questi giorni ai giudici di Girona, rimettendo in moto il procedimento spagnolo. 

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Rassoul Bissoultanov, il ceceno che ha ucciso Niccolò Ciatti

Chi è il ceceno

Si tratta del principale accusato dell’omicidio di Niccolò Ciatti, il 22enne fiorentino pestato a morte l’11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Il ceceno è colui che, nel video diffuso poche ore dopo il brutale omicidio, sferra un violentissimo calcio in testa a Niccolò a terra, che cadrà privo di sensi. 

Dopo una trafila giudiziaria che dura da quasi 5 anni, il lottatore richiedente asilo alla Francia, era stato estradato in Italia dopo la cattura in Germania. La polizia tedesca infatti ha eseguito il mandato d’arresto internazionale che pendeva sull’uomo. Ma lo scorso Dicembre, il ceceno è stato scarcerato per un vizio procedurale. 

Offese all’Italia

Volato in Spagna, in questi giorni Bissoultanov ha avuto anche il coraggio di convocare una conferenza stampa, dai toni molto veementi, accusando l’Italia di avere un sistema giudiziario “fascista”. 

Non contento, il ceceno ha parlato di violazione dei suoi diritti dichiarando di aver firmato documenti “senza avvocato e senza interprete”.

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Giustizia per Niccolò Ciatti. Ceceno sconti pena in Italia

Ceceno vuole evitare processo nel nostro Paese

Come spiega l’articolo de La Nazione, l’intenzione di Bissoultanov è quella di evitare il processo in Italia. Gli avvocati infatti hanno sollevato l’eccezione per l’incompetenza del nostro Paese in questo procedimento.

Con il “ritorno” di Bissoultanov in Spagna, i giudici iberici hanno fissato una nuova udienza del processo che inizierà a Girona il prossimo 30 maggio. 

Al padre di Niccolò Luigi, alla madre Cinzia, alla sorella Sara e agli amici va tutta la nostra vicinanza in questo momento di rabbia.