Nonostante l’appello di Giorgia Meloni il Senato boccia la mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva di destinare i soldi del cashback alle imprese
L’aula del Senato ha bocciato la mozione presentata da Fratelli d’Italia per bloccare definitivamente il programma cashback. I voti a favore sono stati 20, i contrari 114, 89 gli astenuti fra cui quelli di Lega, Forza Italia e Italia Viva.
Nel dettaglio la mozione chiedeva la cancellazione del cashback, per la quale il governo ha stanziato ben 5 miliardi. E al contempo chiedeva di destinare le risorse del “bonus acquisti con carte digitali” ai commercianti e alle imprese in difficoltà economica a causa del Covid.
Dopo la bocciatura della mozione dai banchi di Fratelli d’Italia si sono udite le urla: “Vergogna, vergogna”.
Era stata la stessa leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a lanciare dalle colonne del quotidiano Libero un appello alle forze politiche per eliminare il cashback. Una proposta, quella di dirottare le risorse, che aveva definito “di buonsenso”.
Meloni: “Destinare ogni risorsa per aziende e posti di lavoro”
“Ci chiediamo: come può il cashback fronteggiare il disastro del calo di fatturato complessivo di circa 423 miliardi di euro nel 2020? Come può la lotteria degli scontrini fermare l’emorragia di quasi un milione di posti di lavoro persi nell’ultimo anno, come certificato dall’Istat?”, ha sottolineato Meloni.
“La risposta è semplice: non può. – ha aggiunto – E non può nemmeno risolvere il problema dell’evasione fiscale, come del resto confermato dalla Bce lo scorso 14 dicembre 2020 all’allora ministro dell’Economia Gualtieri. In questo momento drammatico – ha proseguito Meloni – ogni risorsa disponibile deve essere utilizzata per garantire la continuità aziendale e salvare i posti di lavoro. Non è più tollerabile buttare via soldi in provvedimenti ideologici e che non servono a nulla”.
“Avevamo chiesto di discutere questa proposta prima che il Consiglio dei ministri approvasse il decreto sostegni, ma non ci è stato consentito – ha ricordato il leader di Fdi. Abbiamo scritto direttamente al Presidente Draghi”.
In questi giorni è stato chiesto agli italiani di fare nuovi e duri sacrifici. Le chiusure di Pasqua hanno inferto un altro colpo a tanti comparti, dalla ristorazione al commercio, senza dimenticare il turismo. Ma la somma stanziata per i ristori è rimasta drammaticamente la stessa, 11 miliardi, e al momento non c’è traccia di nuovi indennizzi. Una cifra assolutamente insufficiente per scongiurare il fallimento di centinaia di migliaia di attività.