Carceri, i report e le proposte di Fratelli d’Italia. Questi i temi del convegno organizzato per il prossimo 8 febbraio a Palazzo Giustiniani, a Roma.
Un tema, quello delle carceri, particolarmente difficile per le condizioni lavorative in cui si trovano agenti di polizia penitenziaria con i detenuti.
Il convegno
L’incontro, moderato dall’avvocato Sara Kelany, ufficio studi di Fratelli d’Italia, sarà introdotto da Luca Ciriani, capogruppo di FdI al Senato, e Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera.
Interverranno il senatore Patrizio La Pietra, estensore del report “il Caso Toscana”, Andrea Delmastro, deputato e responsabile giustizia di FdI, e l’onorevole Emanuele Prisco, responsabile forze dell’ordine e vigili del Fuoco di Fratelli d’Italia.
Parteciperanno al dibattito anche le sigle sindacali di Polizia Penitenziaria.
Le conclusioni sono affidate al senatore Alberto Balboni, responsabile sicurezza, legalità e immigrazione di Fratelli d’Italia.
Il caso Toscana
In tre mesi abbiamo visitato tutte le carceri della Toscana, con l’obiettivo di verificare le condizioni di lavoro di tutti coloro che operano all’interno delle strutture penitenziare, con particolare attenzione all’attività della polizia penitenziaria.
Ci siamo confrontati con i direttori e i comandanti.
Siamo entrati nelle strutture, abbiamo verificato le condizioni delle caserme, dove presenti, dei luoghi di socializzazione, abbiamo mangiato alle mense insieme agli agenti.
Abbiamo parlato con loro. Il quadro che ne è emerso è purtroppo drammatico.
Condizioni di lavoro al limite della sicurezza, anche sanitaria. Strutture vecchie e inadatte.
L’abnegazione di uomini e donne della Polizia Penitenziaria
Nonostante tutto ciò, in carcere abbiamo incontrato donne e uomini che vestono la divisa e svolgono il loro lavoro con abnegazione e passione. Il sistema si regge solo su questo.
Dal nostro lavoro me è uscito un dossier specifico toscano ma che rappresenta uno spaccato significativo nazionale.
Dobbiamo porre attenzione e con le nostre proposte cercate di dare dignità a tutto il sistema, per chi ci lavora e conseguentemente per chi in carcere deve scontare una condanna.
