Caivano, don Patriciello minacciato con un proiettile

Meloni: “Gesto vigliacco e criminale. Siamo al fianco duo e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”

Durante la messa, il momento più sacro, un uomo è entrato in chiesa e ha consegnato a don Maurizio Patriciello un fazzoletto con all’interno un proiettile calibro 9×21. “Un gesto vigliacco e criminale”, come ha sottolineato il Presidente Meloni, contro il parroco di Caivano, in prima fila nella battaglia contro la criminalità organizzata. Con il governo Meloni a Caivano, come nel resto d’Italia, si è aperta una nuova stagione di legalità.

Meloni: “Al fianco di Don Patriciello”

“Inaccettabile quanto accaduto oggi a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo, dove durante la messa un uomo, confondendosi tra i fedeli, ha consegnato a don Maurizio Patriciello un fazzoletto con dentro un proiettile, per poi dileguarsi velocemente.

Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di Don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”, ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Un proiettile consegnato a Don Patriciello

Durante una messa un uomo è entrato nella Chiesa ed ha consegnato tu fazzoletto con all’interno un proiettile calibro 9×21 a don Patriciello. Una minaccia chiara ed inaccettabile che non fermerà il grande lavoro che Don Patriciello sta portando avanti, con il sostegno del governo Meloni, a Caivano.

Fermato un uomo di 75 anni

La scorta di don Patriciello, insieme ad una pattuglia che si trovava all’esterno della Chiesa, ha fermato un uomo di 75 anni, già noto alle Forze dell’Ordine. È stato condotto presso la Compagnia Carabinieri di Caivano dove si trova tutt’ora accusato di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso ai danni di don Patriciello.

Nuova stagione di legalità

“Questo rigurgito di violenza in pieno stile camorrista va letto proprio come la reazione disperata, rozza e scomposta di un potere malavitoso che sente la crescente pressione dello Stato. Non solo gli affiliati alla criminalità organizzata ma anche quanti, a un livello più basso, vivono nella delinquenza spicciola hanno compreso che qualcosa è cambiato. Questi criminali si devono rassegnare all’inizio della nuova stagione di legalità imposta dallo Stato”, ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.