Garantire ai risparmiatori azzerati risarcimenti pagati dal sistema bancario che non gravino sulle casse pubbliche, stabilire un tetto per ridurre gli interessi passivi e approvare una legge contro il reato di stalking bancario. Sono le tre proposte che Fratelli d’Italia ha lanciato dalla Toscana, terra che ha subito pesantemente il crack delle banche, per la trasparenza del sistema bancario e la tutela dei cittadini.
I governi degli ultimi anni hanno tutelato gli interessi dei colossi a danno dei diritti dei molti che sono stati costretti a subire ed hanno perso i loro risparmi. Noi preferiamo tutelare i risparmiatori, anche perché ciò significa salvaguardare la stessa credibilità delle banche sane. Occorre innanzitutto trovare una soluzione di buonsenso per i 500mila azzerati da banche e governo: a pagare i danni devono essere coloro che hanno fallito, il carico non può gravare ancora una volta sui cittadini. Chi ha sbagliato deve essere chiamato a risponderne sia economicamente che di fronte alla legge. Tutto questo accadrà anche grazie ad una nuova Commissione sulle banche che istituiremo nel nuovo Parlamento.
Vogliamo cambiare radicalmente il sistema creditizio: i tassi passivi non possono superare più di cinque volte quelli attivi: non è accettabile che le banche impongano tassi altissimi quando prestano i soldi ai clienti a fronte di interessi minimi concessi sui conti correnti. Solo così si restituisce fiducia al sistema e si permette alle imprese più facilità nell’accesso al credito per far ripartire l’economia. Occorre intervenire anche per mettere fine agli odiosi metodi per il recupero crediti: in Italia si sono verificate situazioni di disperazione che hanno portato persino a casi di suicidio. Le pratiche utilizzate sono oggi una giungla e le modalità messe in atto sono sempre più aggressive e fuori dalle norme. Per questo ci prendiamo l’impegno di far approvare la legge per l’istituzione del reato di stalking bancario, già avanzata da Fratelli d’Italia.