In Europa è passata la linea del governo Meloni: eliminate le sanzioni che avrebbero dato il colpo di grazia al settore dell’automobilistica
È passata la linea italiana, la linea del buonsenso. Le aziende dell’automotive avranno fino a tre anni di tempo per potersi adeguare agli standard europei in vista della neutralità tecnologica del 2035. Le sanzioni che sarebbero dovute partire già quest’anno avrebbero dato il colpo di grazia ad un settore già in grande difficoltà. Per fortuna, però, l’Unione europea ha deciso di seguire la linea italiana e ha abbandonato le follie ideologiche green.
La Commissione abbandona le follie green: stop alle sanzioni
Il settore dell’automotive è stato messo in ginocchio da anni di imposizioni basate su follie green, ma adesso la Commissione europea ha finalmente deciso di seguire la linea italiana. Occorre più flessibilità sulle emissioni di Co2, ed è quindi necessario rivedere gli obiettivi prefissati dalla Commissione per il 2025.
L’Unione europea ha finalmente deciso di ascoltare le voci di migliaia di cittadini e di aziende dell’indotto che chiedevano più tempo per potersi adeguare ai grandi cambiamenti imposti dall’Unione.
Fino a 3 anni di tempo in più per le aziende
La Commissione europea, con un emendamento, garantirà più tempo alle aziende di rispettare gli standard. Le tempistiche potrebbero variare da un anno fino a tre anni. Un grande risultato che permetterebbe alle aziende di non ricevere le multe previste già da questo anno.
La Commissione europea ha annunciato che l’obiettivo rimarrà comunque la piena neutralità tecnologica come principio per il 2035. Per incentivare la produzione ha deciso di aiutare maggiormente le aziende europee. Meno burocrazia e più sostegni per il Made in Europe. In questo modo si rilancerà un settore che fino ad oggi è stato oppresso da anni di politiche scellerate.
Merito del governo Meloni
Il governo Meloni ha lavorato incessantemente per poter arrivare a questo risultato. Finalmente i lavoratori e le aziende europee possono tirare un sospiro di sollievo. L’Europa ha seguito la linea disegnata dal governo italiano ed ha eliminato le sanzioni che avrebbero dato il colpo di grazia al settore dell’automotive rischiando di devastarlo completamente.