Oreste Giurlani, il Sindaco di Pescia, come molti di voi sanno è stato arrestato in seguito ad un mio esposto alla Corte dei Conti.
Ma l’esposto non è stato un gesto isolato, si è inserito in anni di denunce politiche pubbliche a cui nessuno aveva dato seguito.
Adesso il Partito democratico deve spiegare perché in questi anni ha messo un muro di gomma rispetto alle nostre ripetute denunce sulle gravi anomalie e irregolarità sulla gestione di Oreste Giurlani di Uncem Toscana. Abbiamo sempre avuto fiducia nella Magistratura e per questo a gennaio scorso abbiamo presentato un esposto sulla vicenda alla Corte dei Conti e alla Procura. Ma la Politica non può e non deve fermarsi qui.
Quando un amministratore pubblico viene colpito da un provvedimento del genere è una sconfitta delle istituzioni, è grave che la politica abbia chiuso gli occhi di fronte a fatti così evidenti.
Nonostante le nostre ripetute richieste di trasparenza, arrivate fino dal 2014 grazie all’impegno dell’allora consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marina Staccioli, il Partito democratico e la Regione Toscana non hanno fatto chiarezza fino in fondo sulle evidenti anomalie né preso veramente le distanze dalle condotte di Giurlani, che anzi è stato recentemente premiato con la nomina alla vicepresidenza di Anci Toscana.
Leggi qui:
Commette illeciti coi soldi pubblici e fa carriera
Evidentemente il Pd ha preferito salvaguardare un ingranaggio fondamentale del sistema di potere della sinistra in Toscana invece di difendere l’interesse pubblico e i soldi dei cittadini.
Ma non possono certo fingere che non sapevano come stavano le cose.
All’ultima assemblea UNCEM presieduta da Giurlani andai personalmente a spiegarlo, consegnando a tutti i sindaci un volantino.
Leggi qui:
Uncem, blitz all’assemblea: trasparenza sui soldi pubblici
Ma Anche in Aula, direttamente in Consiglio Regionale sono intervenuto più volte spiegando chiaramente la poca trasparenza. Guarda tu stesso il video di un mio intervento:
500 euro al giorno spesi in viaggi e la mancanza di rendicontazione nelle spese. Ma anche contributi Inps non versati ai dipendenti e aziende non pagate per lavori su progetti Uncem finanziati dalla Regione Toscana.
Le denunce di Fratelli d’Italia erano iniziate nel 2013 e, dopo numerose richieste andate a vuoto, a novembre del 2014 occupammo anche la sede di Uncem Toscana per ottenere il dettaglio dei bilanci.