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Ancora dossieraggio: spiati i conti correnti di Giorgia e Arianna Meloni, Crosetto e La Russa

Meloni: “Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”

Noi non ci facciamo condizionare. Da nessuno. Emerge un altro caso di dossieraggio. Un altro ancora. E chissà se ce ne sono altri che non conosciamo. Stavolta, hanno spiato i conti corrente di Giorgia e Arianna Meloni, del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ed altri dirigenti governativi apicali. C’è forse un progetto complessivo dietro a tutti questi sistematici dossieraggi?

Non siamo ricattabili. Da nessuno

C’è una parte della politica italiana che considera la democrazia plasmabile: se comandano loro va bene, ma se vince qualcun altro o chi vince non piace a quel punto qualsiasi strumento diventa lecito per sostituirlo o metterlo in difficoltà. Questo è un tema eversivo perché la democrazia funziona se vincono tutti, non solo se vince la corrente maggioritaria del Pd. Credo che ci sia un tema da affrontare politicamente molto serio: ci danno dei complottisti quando lo denunciamo e poi emergono continuamente vicende che confermano i dossieraggi.

Un pezzo di sinistra non ha ancora accettato ancora il responso delle elezioni: c’è sicuramente qualcuno che non so se per contratto o volontà, per mandato, per amicizia o per captatio benevolentiae che lavora in questa direzione tutte le volte. Nel caso Striano sono pochissimi i personaggi dell’opposizione coinvolti e nessuno del Partito Democratico. Ovviamente i dubbi vengono e, anche in questo caso, c’è tutta la classe dirigente apicale del governo. Dietro c’è un progetto? Non spetta a me dirlo, ma dico che tutto questo è un problema per la democrazia e le istituzioni.

Vogliono inquinare la democrazia

Sono sempre di più i tentativi di dossieraggio, ogni tanto ne spunta qualcuno. Vogliono inquinare la democrazia. Per fortuna non abbiamo niente da nascondere, ma questo è un tema che dovrebbe preoccupare e allarmare chiunque ha un minimo di consapevolezza democratica. Esistono persone che non accettano che Giorgia Meloni guidi il governo perché ha vinto le elezioni e che gli italiani stiano continuando a dare consenso a questo governo dopo due anni. Non lo accettano e non se ne fanno una ragione e cercano scorciatoie per aggirare la democrazia.