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Alluvione Toscana: erogati 66 milioni e in arrivo altri 300 per cittadini e imprese

Basta polemiche: il governo Meloni ha stanziato fino ad oggi una cifra totale di 350 milioni, ai quali vanno aggiunti gli ulteriori 300 per un totale di 650 milioni di euro

Il governo Meloni aveva promesso fin da subito che avrebbe stanziato quante più risorse possibili per far fronte agli ingenti danni causati dall’alluvione che ha colpito i territori delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Prato, Pistoia, Lucca e Massa e Carrara. Ha mantenuto la sua promessa. È un grande segno che dimostra l’attenzione che il governo ha per i cittadini colpiti dai cataclismi del maltempo. Questi stanziamenti aiuteranno le famiglie, che si sono trovate le proprie case distrutte, e le imprese danneggiate a rimettersi in piedi e riprendersi.

Dal governo 650 milioni per l’alluvione in Toscana

Anche i 66 milioni per i danni agli alluvionati promessi da Giorgia Meloni sono da oggi nella disponibilità della Regione. Se il Presidente Eugenio Giani, in qualità di commissario, avesse chiesto l’anticipo di cassa prima, quei soldi sarebbero già arrivati. In più fra circa due settimane, grazie all’impegno del governo, sarà attiva una nuova misura sui ristori che permetterà l’erogazione di ulteriori 300 milioni destinati alle imprese.

Basta polemiche strumentali e bugie sulla pelle degli alluvionati da parte della sinistra: non c’è nessun decreto scritto male e non c’è nessuna confusione. Grazie ai nuovi interventi il governo ha stanziato fino ad oggi una cifra totale di 350 milioni, ai quali vanno aggiunti gli ulteriori 300 per un totale di 650 milioni di euro. Collaboriamo tutti a far arrivare ai cittadini i risultati, invece di giocare in campagna elettorale.

La Porta: “Governo Meloni non ha mai fatto mancare attenzione”

“La tragedia dell’alluvione che ha colpito molti dei nostri territori il 2 e 3 novembre scorsi comporta, e lo dobbiamo ai cittadini e alle imprese colpite prima di tutto, attenzione che il governo Meloni non ha mai fatto mancare, come dimostra l’ultimo impegno da 300 mln del Simest, che si vada fino in fondo per comprendere davvero cosa sia mancato nella prevenzione e nelle gestione di quelle zone falcidiate dal maltempo.

Ostacolare, da parte del Pd, la commissione d’inchiesta in Consiglio Regionale Toscano, ed è un esempio su tutti, è un’azione sconsiderata perché il fatto che possano esistere delle responsabilità che devono essere individuate dovrebbe essere l’obiettivo di tutti. Invece, l’espressione a vice Presidente da parte del Pd di Ilaria Bugetti, candidata del centro sinistra alla guida di Prato, in piena campagna elettorale, sembra rappresentare un tentativo ostruzionistico, peraltro malcelato, per bloccare la ricerca della verità.

O il Pd è già certo di perdere a Prato con la propria candidata o, evidentemente, spera che la vice Presidente che ha indicato non si presenti mai in commissione. Una modalità che rappresenta esattamente il contrario del valore istituzionale che una simile commissione deve avere”, ha dichiarato Chiara La Porta, deputato pratese di Fratelli d’Italia.