Situazione drammatica in Venezuela, dove l’opposizione guidata da Juan Guaidò sta cercando di favorire l’ingresso nel paese degli aiuti umanitari internazionali e bloccati dal regime di Maduro, che ha disposto la polizia ai punti d’ingresso. Il primo convoglio di aiuti sarebbe entrato dal Brasile, secondo quanto riferito dallo stesso Guaidò.
Al confine, in particolare quello con la Colombia, c’è grande tensione: si verificano gli scontri fra manifestanti e polizia che sta bloccando gli aiuti. Dei militari venezuelani hanno usato gas lacrimogeni per disperdere decine di persone che volevano attraversare il ponte di confine di Ureña, nello Stato venezuelano occidentale di Tachira, per entrare in Colombia.
Scene strazianti con agenti di polizia costretti a frenare l’arrivo dei convogli: alcuni di loro, in particolare donne, sono stati sorpresi a piangere durante la loro azione. Alcuni di essi, in particolare quattro militari, avrebbero inoltre disertato entrando in Colombia.
Juan Guaidò ha ribadito il suo appello alle forze armate, chiedendo loro di schierarsi dalla parte del popolo e consentire l’ingresso degli aiuti umanitari dalla Colombia, in programma oggi. “Obbedite alla Costituzione, lasciate passare gli aiuti umanitari e mettetevi dalla parte del popolo. Oggi avete nelle mani la vita di centinaia di migliaia di venezuelani. Tutto il paese e il mondo vi guarda, fate la scelta giusta”, ha scritto su Twitter.