Caro Achille Lauro, non ci sono più i trasgressori di una volta.
Non è passata inosservata la performance del cantante sul palco del Festival di Sanremo.
Dopo i “quadri” della passata edizione, accusati di blasfemia, Lauro si è presentato sul palco dell’Ariston con i capelli biondo ossigenato e a petto nudo. Poi si è toccato il basso ventre per concludere la sua esibizione con un auto-battesimo sulle note del suo brano Domenica. “Chissà cosa dirà l’Osservatore romano della sua performance”, ha ironizzato Fiorello.
Guarda l’esibizione di Lauro
La replica dell’Osservatore Romano
La replica, di grande ironia, dell’Osservatore Romano non si è quindi fatta attendere.
Il quotidiano della Santa Sede dice la sua sulla polemica del giorno legata al Festival di Sanremo e al gesto del cantante Achille Lauro.
“Chiamati in causa da Fiorello alla cui simpatia non si può resistere, eccoci qui a dire la nostra, come richiesto, su Achille Lauro. In punta di piedi. Perché Sanremo è Sanremo. L’Osservatore è L’Osservatore” scrive il direttore. Un commento breve ma pungente sulla performance di Lauro. “Volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all’immaginario cattolico. Niente di nuovo” si legge.
La trasgressione di David Bowie
“Non c’è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo – fa notare l’Osservatore Romano. “Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie”
“Non ci sono più i trasgressori di una volta” conclude la lettera, con una punta di ironia.