La Russa: “Milano non si trasformi in un soviet”
Una vera e propria ossessione per la sinistra, che tirano fuori ciclicamente. D’altronde, da un certo punto di vista li comprendiamo. Visto l’ottimo lavoro che sta facendo il governo Meloni, e non riuscendo a trovare argomenti concreti per fare opposizione, fanno quello che gli riesce meglio: gridare al pericolo sul ritorno del fascismo.
L’ossessione della sinistra
La deriva ideologica della sinistra non si ferma. A Milano, al Municipio 5, la sinistra – come un disco rotto – propone ancora una volta al sindaco Beppe Sala un “patentino antifascista” per chi volesse richiedere il suolo pubblico. Per ricevere l’autorizzazione per qualsiasi iniziativa, quindi, gli organizzatori dovrebbero – secondo loro – firmare un documento in cui si dichiara di rispettare la Costituzione repubblicana e antifascista.
La Russa: “Non si trasformi Milano in un soviet comunista”
La replica di Ignazio La Russa non ha tardato ad arrivare. Il presidente del Senato ha voluto ricordare al Pd che “in qualunque normativa del mondo vengono punite le azioni o le parole. Non i pensieri. Non si trasformi Milano in un soviet comunista. Se si trattasse di una semplice dichiarazione di adesione alla Costituzione potrei capirlo. Però dovrebbe riguardare tutti gli articoli della Costituzione. Non so come la metterebbero per chi non ha rispetto delle donne o per altri principi sanciti dalla Carta”.
E vista l’aria che sta tirando, il presidente La Russa ha concluso: “Siccome queste cose le fanno utilizzando arbitrariamente il piccolo potere che hanno, se il provvedimento diventerà operativo solleciterò la richiesta di un banchetto. E se gliela negano in assenza di una dichiarazione che a loro fa comodo e non una semplice adesione alla Costituzione, si ricorrerà al Tar”.