Il messaggio è purtroppo chiaro: eliminare usi, costumi e quindi la stessa esistenza del popolo ebraico tramite la causa palestinese
Al concerto del primo maggio un gruppo sconosciuto prende ‘Haga Nagila’, una delle melodie più care al popolo ebraico, e pensa bene di sfregiarla, trasformando il testo in un canto ProPal. Il messaggio è purtroppo chiaro: eliminare usi, costumi e quindi la stessa esistenza del popolo ebraico tramite la causa palestinese.
Storpiata Haga Nagila
Durante il concertone del 1 maggio un gruppo musicale ha deciso di prendere una canzone cara alla comunità ebraica e di storpiarla completamente per inneggiare all’odio antisemita. La canzone in questione è ‘Haga Nagila’ ed è stata composta per festeggiare le vittorie che alla fine della prima guerra mondiale portarono all’insediamento del popolo ebraico in Israele.
Comunità ebraica: “Canzone stravolta per generare odio antisemita”
“Siamo attoniti per quanto avvenuto dal palco istituzionale del 1 maggio organizzato dalle sigle sindacali in una ricorrenza ufficiale dell’Italia. Ancora una volta per acclamare la liberazione della Palestina (non dei palestinesi) si elude ogni riferimento al reale contesto mediorientale ed alla presenza soffocante di Hamas.
Con rinnovato dolore assistiamo a slogan unilaterali: lanciati da coloro che dimenticano volutamente gli ostaggi israeliani; mentre acclamano l’applicazione del diritto internazionale e il diritto umanitario. Una canzone ebraica che ha come significato la gioia di stare insieme è stata appositamente stravolta; con l’effetto di creare divisioni e generare odio antisemita anziché mettere in campo ogni sforzo per la convivenza tra i popoli”, ha dichiarato il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Antisemitismo nelle piazze della sinistra
Nelle piazze della sinistra ormai si canta inneggiando letteralmente all’antisemitismo. La storpiatura di una canzone con un così profondo significato ai danni della stessa comunità che l’ha creata è una vergogna assoluta. Solidarietà alla comunità ebraica. Che ne pensano Landini e i sindacati che organizzano la manifestazione?