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Forteto torna in mano a Legacoop, amici di Fiesoli al timone

Forteto Legacoop Izzo

In commissione il nuovo presidente Izzo: numero uno Legacoop alle votazioni del nuovo Cda. Coinvolti nei processi ai vertici del Forteto

Altro che cambiamento e discontinuità, al Forteto è tutto come prima. Lì dove si sono consumati abusi nei confronti di minori e non solo, vivono e lavorano amici di Fiesoli e personaggi coinvolti nel procedimento giudiziario. Alcuni hanno persino ruoli di vertice. E Legacoop ha rimesso le mani sulla cooperativa.

Sono sconcertanti le parole del nuovo presidente Maurizio Izzo in commissione d’inchiesta. E’ arrivato dopo la fine del commissariamento del governo.

Secondo quanto ha riferito, all’assemblea per le votazioni del nuovo Cda del Forteto ha partecipato il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini. E’ evidente la sua veste di vero regista della nuova gestione.

Izzo ha confermato anche che negli immobili della cooperativa, nonostante la disdetta all’affitto, vivono ancora i membri della setta che per anni ha fatto danni incalcolabili.

Forteto Fiesoli. Dove minori venivano abusati da pedofili

Incredibile che il direttore generale, come riferito dallo stesso Izzo, sia ancora oggi Francesco Rotini, che sentito al processo aveva difeso il sistema Fiesoli, il capo storico del Forteto oggi finalmente in carcere.

E che direttore delle vendite sia Stefano Sarti, processato e assolto solo in secondo grado. Si tratta di uno dei padri affidatari, che si era costituito in coppia per accogliere minori al Forteto con Daniela Tardani, oggi in carcere perché condannata in via definitiva.

Una situazione svela anche la fragilità del commissariamento del governo, terminato un mese fa, e che ha lasciato una situazione ancora tutt’altro che chiara e stabilizzata. E ora il Forteto è tornato in mano a Legacoop: siamo punto e a capo. 

Siamo ancora lontani dalla discontinuità col passato e c’è ancora molto da fare. Bisogna allontanare chi si è reso corresponsabile della setta dove per decenni sono stati abusati minori e calpestati tutti i diritti delle persone.

Ora però serve solo dare risposte credibili alle vittime del Forteto che chiedono verità e giustizia e alle quali il Parlamento ha il dovere di dare risposte. Vogliamo chiarezza per voltare pagina davvero dall’era di Fiesoli: qualsiasi altra soluzione non farà altro che prolungare l’agonia.