Dove sono finiti gli 8,4 milioni finanziati dallo Stato?
Oggi sono stato di persona a denunciare l’ennesimo scandalo della sinistra sprecona in Toscana. (guarda qui le foto).
Un presidio sociosanitario e una struttura per la libera professione intramuraria nello stesso immobile, tra viale Giovine Italia e via dei Malcontenti: dal costo di 12,4 milioni di denaro pubblico, nessuno dei due è oggi in vita, nonostante la Regione abbia ricevuto complessivamente dallo Stato un finanziamento da 8,4 milioni di euro.
Nell’edificio di Montedomini è in progetto da alcuni anni di realizzare, con ingresso da via dei Malcontenti, il presidio sociosanitario per un costo complessivo previsto di 7,6 milioni, finanziati per metà con soldi dello Stato e per metà grazie ad un mutuo. Eppure i lavori, che si sarebbero dovuti concludere nel 2014, sono ancora a zero. Lo scorso anno l’area era stata transennata per consentire le opere, poi il consorzio di cooperative che aveva vinto l’appalto è fallito. Nel cortile interno, però, è rimasto un cantiere che oltre ad essere pericoloso per chi lavora nella sede della Società della salute che ha sede nello stesso edificio, impedisce le uscite di sicurezza e antincendio a norma di legge. In tutto questo due settimane fa la Regione ha annunciato che sposterà gli uffici dell’assessorato alla sanità nel presidio di Santa Rosa, che quindi sarà chiuso e che avrebbe dovuto essere sostituito proprio dal nuovo di Montedomini.
E’ completamente abbandonata, in completa decadenza e invasa dalla sporcizia, la parte dell’immobile acquistato dalla Regione per destinarla alla libera professione intramuraria, servizio per cui lo Stato ha erogato uno specifico finanziamento da 4,6 milioni di euro (degli 8 complessivi ottenuti per tre immobili: oltre a viale Giovine Italia anche via Garbasso e via Salvanti a Calenzano, entrambi inutilizzati ad oggi come strutture ‘intra moenia’). Ancora su questo fronte nulla si muove, nonostante i riflettori sulla vicenda siano stati posti, oltre che dalla commissione regionale d’inchiesta degli immobili Asl che ha chiuso i suoi lavori poco più di un anno fa, dalla Magistratura e dalla Corte dei Conti.