Interdizione assoluta dei tir nelle frazioni empolesi; risarcimento ai residenti e agli imprenditori per i danni provocati alle loro abitazioni e aziende, dopo decenni di passaggi di mezzi pesanti e di ritardi infrastrutturali.
E’ quanto hanno chiesto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Empoli Andrea Poggianti e Federico Pavese, durante un sopralluogo al quinto lotto della Strada regionale 429, che è in attesa di inaugurazione, con 70 anni di ritardo.
I due esponenti di Fratelli d’Italia hanno proposto l’istituzione di un fondo per i residenti delle frazioni di Brusciana, Molin Nuovo, e Fontanella-S. Andrea per ristrutturare case, terreni e attività danneggiate in questi anni dal passaggio dei Tir e dalla mancata realizzazione della nuova SR 429.
Ma anche l’interdizione immediata al passaggio dei mezzi pesanti del vecchio tratto con l’installazione di alcuni limitatori.
Un tema di cui Fratelli d’Italia si è più volte occupato con i sopralluoghi mirati.
“Quella dei prossimi giorni non è una inaugurazione rose e fiori – spiega Poggianti a gonews.it – ma è arrivata dopo anni di ritardi e sofferenze. Tanti i danni importanti all’economia della Valdelsa, senza dimenticare il problema dello smog, della sicurezza stradale, dei danni alle case e imprese causati da una media di 30 tir all’ora per una strada che era diventata l’Autostrada del Sole”.
“Per questo – ha aggiunto – abbiamo chiesto l’interdizione efficace dei mezzi pesanti che potrebbero sempre passare dal vecchio tracciato per evitare di fare 400 metri in più”.
“A questo scopo – hanno proseguito i consiglieri – chiediamo l’installazione di portali limitatori di sagoma in ferro all’ingresso e all’uscita della frazione di Fontanella–S. Andrea che impediscano l’ingresso ai mezzi di altezza superiori ad un furgone”.
“La politica – hanno sottolineato – è stata negligente facendo sì che si giungesse a questi ritardi e si dividesse i lotti in questo modo. Se si fosse fatto i lotti IV e V insieme, infatti, si sarebbe evitato di sprecare un milione di euro in un ponte come quello di Granaiolo che una volta inaugurato il lotto IV non sarà più necessario”.
“Per questo – hanno concluso a gonews.it – chiediamo un’ammissione di responsabilità che si concretizzi in un fondo per risarcire al 50% per chi attesti con relazione tecnica di geometra o architetto che i danni o le perdite aziendali sono state dovute ai ritardi o ai tir passati per la 429″.