Si erano incontrati per parlare della successione della Procura di Roma. Sono sempre più inquietanti i particolari della bufera sul caso Palamara (LEGGI QUI), il magistrato di Roma indagato per corruzione, che emergono dalle intercettazioni telefoniche.
I piani sulle date delle nomine: “Io strategicamente vi darei il suggerimento di chiudere tra il 27, 28 e 29”, i nomi: “Si vira su Viola, sì ragazzi“. E persino le mosse contro gli altri contendenti: “Gli va messa paura con l’ altra storia”.
Sono alcune delle conversazioni pubblicate dalla stampa che riguardano l’ex Ministro e attuale parlamentare Pd Luca Lotti. Che parlava con i magistrati della stessa procura che aveva per lui chiesto il rinvio a giudizio per il caso Consip.
Lotti si sarebbe incontrato con alcuni giudici togati del Csm (l’organismo che decide le nomine delle procure) insieme all’altro deputato del Pd Cosimo Ferri e allo stesso Palamara.
Nella riunione, si legge nel documento, “erano delineate e affrontate, anche al fine di una loro enfatizzazione, vicende che concernerebbero il dottor Creazzo, ipoteticamente ostative alla designazione”: un “comportamento gravemente scorretto“, osserva il pg, “nei confronti non soltanto dei soggetti istituzionali deputati” alle nomine dei dirigenti degli uffici giudiziari, ma anche “dei magistrati legittimamente ad esse aspiranti”.
Ieri sul caso è dovuto intervenire persino il Quirinale.