Impedire l’assunzione dei medici obiettori di coscienza è una follia, perché significa limitare la libertà di scelta e di coscienza. Se la Regione metterà in pratica questo aspetto, in Toscana sarà possibile discriminare sui luoghi di lavoro pubblici.
Oggi in aula infatti è stata approvata una mozione sull’interruzione di gravidanza che, fra le altre cose, impedisce l’assunzione di medici non disposti a praticare l’aborto.
L’atto votato oggi nasce da un principio distorto, perché parte dal presupposto che far rispettare la 194 significhi indurre all’aborto. La Regione Toscana in questo modo prende la strada indicata già in Lazio, dove il Presidente Nicola Zingaretti ha già bandito concorsi per soli medici non obiettori.
Ci batteremo contro questa assurdità per difendere il diritto alla vita e contro la discriminazione nei confronti di chi esprime la libertà di coscienza sui luoghi di lavoro.