L’Europarlamento salva Ilaria Salis dal processo

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Per un solo voto l’aula di Strasburgo concede l’immunità parlamentare all’eurodeputata di AVS, a processo in Ungheria per atti di violenza politica e “lesioni che potevano pregiudicare la vita”

Ilaria Salis non sarà processata, almeno finché sarà eurodeputata. Il Parlamento europeo ha respinto la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare per l’attivista di sinistra accusata di violenze e lesioni personali conseguenti a un pestaggio di due attivisti tedeschi di estrema destra. Violenze commesse a Budapest nel febbraio 2023. Detenuta in Ungheria Salis è staa candidata alle Europee del 2024 da Alleanza Verdi-Sinistra proprio per garantirle la scarcerazione e attivare il percorso per l’immunità parlamentare. Immunità che le è stata riconosciuta ieri dal Parlamento europeo per un solo voto. La richiesta di revoca presentata dal Governo ungherese è stata infatti respinta con 306 voti contro 305. Una decisione che lascia basiti perché il voto del Parlamento europeo di fatto permette a Salis di sfuggire a un processo per violenze, per di più di natura politica. Il tutto grazie a una candidatura portata avanti proprio con questo deliberato obiettivo.

Chi è e cosa ha fatto Ilaria Salis

Attivista di estrema sinistra, frequentatrice dei centri sociali, Ilaria Salis ha riportato negli anni numerose segnalazioni, denunce e condanne definitive per invasione di edifici pubblici e resistenza a pubblico ufficiale in concorso. Occupazionii che, anche da parlamentare europea ha rivendiato ritenendole l’unica politica abitataiva. Nel febbraio 2023 la Polizia ungherese la arresta per “lesioni che potevano pregiudicare la vita” ai danni di tre militanti di estrema destra che si trovavano a Budapest per un raduno internazionale.

Condotta in un carcere ungherese montano polemiche in Italia per il trattamento ricevuto, su cui interviene anche il Governo italiano sollecitando al governo ungherese un miglioramento della sua situazione, il rispetto dei diritti e un giusto processo. Ilaria Salis assurge a simbolo della sinistra e a processo iniziato è candidata dalle Europee da Alleanza Verdi-Sinistra, risultando eletta. Nel giugno 2024 torna in Italia da parlamentare europea. Proprio tra Bruxelles e Strasburgo si è discusso l’iter sull’immunità parlamentare per Ilaria Salis, chiuso con la sua concessione. Il Presidente del Consiglio Meloni aveva chiesto al suo omologo ungherese un giusto processo. Alla fine il processo non ci sarà proprio.

Il commento di Salis al voto del Parlamento europeo

“È una vittoria per la democrazia, lo Stato di diritto e l’antifascismo. Dimostra che la resistenza funziona», ha dichiarato in Aula, pubblicando poi su X una foto col pugno sinistro alzato e la scritta “Siamo tutti antifascisti”. Così l’eurodeputata di AVS Ilaria Salis intervenendo nell’aula del Parlamento europeo dopo il voto che le ha concesso l’immunità parlamentare.

Procaccini: “Con questo voto la sinistra legittima la violenza”

“Il voto di oggi umilia l’Italia, perché è da qui che arriva uno scandalo che passerà alla storia con il nome di Ilaria Salis, presente unicamente per sfuggire a un processo politico per atti di violenza. Il voto di oggi stabilisce che la violenza politica per la sinistra non dev’essere sindacata né processata. Da oggi questa violenza viene autorizzata dalla massima istituzione democratica continentale”, ha commentato il copresidente dei Conservatori e Riformisti europei ed eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini.

Fidanza: “Una decisione politica, non giuridica”

“Noi rispettiamo la sovranità dello Stato ungherese, e avrebbe dovuto farlo anche Salis così come il Parlamento Europeo nel suo complesso. Questo purtroppo non è stato così”, ha affermato il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Il voto ha parlato anche se con un margine assolutamente risicato. Questa richiesta è un artificio retorico perché non essendo stata revocata l’immunità non c’è motivo di andare a processo nemmeno in Italia. Avrebbe potuto rinunciare all’immunità e farsi processare invece così non è accaduto”.