Inammissibile che nei porti italiani sia impedito l’attracco a un’imbarcazione in ragione della sua bandiera
A Livorno nei giorni scorsi sarebbe dovuta attraccare una nave mercantile, la Zim Virginia, battente bandiera israeliana. Il cargo è entrato in porto, ma non ha potuto effettuare lo scarico e il carico della merce trasportata. Ciò a causa dello sciopero indetto da alcune sigle sindacali di portuali che si sono rifiutate di sbarcare e ricaricare la nave. A quanto si legge l’imbarcazione è quindi uscita dal porto di Livorno per ragioni di sicurezza. Una situazione francamente inammissibile.
La nave commerciale bloccata a Livorno
La nave bloccata dai portuali di Livorno è la Zim Virginia. Si tratta di una nave mercantile che non trasporta merci di tipo militare. Dopo aver fatto tappa in Israele, Egitto e Grecia sarebbe dovuta attraccare la notte di lunedì 29 settembre al porto di Livorno. Qua doveva essere scaricata e ricaricata, invece è rimasta in rada per tutto il giorno compresa la notte.
Garantire la sicurezza nei porti italiani
Nei porti italiani ci sono e ci devono essere le condizioni di sicurezza per operare per le navi, a prescindere dalla bandiera battuta. Cosa diversa è il diritto di sciopero e l’impossibilità, per un Prefetto, di obbligare i portuali a lavorare per una nave. Ma nessuna imbarcazione, israeliana o di altre nazionalità, può essere allontanata adducendo motivi di sicurezza, come, leggo, sarebbe accaduto a Livorno.