Venezuela, ennesima repressione inaccettabile del dittatore sanguinario Maduro

Dopo le elezioni, anche la proclamazione farsa del dittatore comunista che da venticinque anni opprime il popolo venezuelano

Da venticinque anni il dittatore sanguinario Maduro tiene in ostaggio il popolo venezuelano. Dopo le elezioni farsa, ha ordinato la violenta repressione di ogni e qualsiasi dissenso. Gli arresti di massa hanno raggiunto la cifra di 200mila persone. E nelle piazze dove il popolo scendeva per protestare contro l’oppressione comunista il regime ha ordinato di sparare: sono centinaia i morti solo negli ultimi mesi. La notizia dell’insediamento del dittatore comunista è l’ennesima inaccettabile violenza contro la libertà. Dobbiamo restituire il Venezuela al popolo venezuelano. E dobbiamo farlo ora.

Il popolo venezuelano protesta contro le elezioni farsa di Maduro. E il regime spara

Il regime del dittatore Maduro sta reprimendo con una violenza inaudita tutte le forme di dissenso. Lo ha fatto mandando i carri armati nelle strade e nelle piazze per sparare al popolo venezuelano che protestava contro le elezioni farsa di luglio scorso che, incredibilmente, hanno assegnato la vittoria al dittatore comunista.

Lo ha fatto espellendo i giornalisti Rai dal Venezuela, andati lì per documentare ciò che stava accadendo. Lo ha fatto con 25 studenti universitari ufficialmente “scomparsi” che si sono rifiutati di votare per il dittatore (clicca qui per approfondire). Lo ha fatto facendo arrestare un deputato dell’opposizione che aveva chiesto aiuto al governo italiano (clicca qui per leggere l’ennesima folle oppressione del regime).

González Urrutia è il Presidente legittimo del Venezuela

L’Europa riconosce Edmundo González Urrutia come presidente legittimo e democraticamente eletto del Paese e María Corina Machado come leader delle forze democratiche, condannando fermamente l’emissione da parte del governo venezuelano di un mandato d’arresto nei confronti di González.

Nonostante i ripetuti appelli della Comunità internazionale, il regime venezuelano non ha rispettato l’Accordo di Barbados del 2023 tra il governo Maduro e l’opposizione in relazione alle elezioni presidenziali, rendendo impossibile un’elezione libera ed equa. I rapporti delle missioni internazionali di osservazione elettorale affermano chiaramente che le elezioni presidenziali venezuelane del 28 luglio 2024 non hanno rispettato gli standard internazionali di integrità elettorale.

Gonzales Urrutia: “Presto tornerà in Venezuela e metteremo fine a questa tragedia”

Il legittimo presidente del Venezuela, Edmundo Gonzalez Urrutia, ha assicurato che presto tornerà in Patria, qualsiasi cosa faccia il governo di Nicolas Maduro. La decisione di chiudere le frontiere del Paese e armare gli aerei militari che controllano lo spazio aereo è stata presa contro di me, ha detto in un video Urrutia. “Presto, molto presto, qualsiasi cosa facciano, riusciremo ad entrare in Venezuela e metteremo fine a questa tragedia”.

Meloni: “Inaccettabile atto di repressione del regime”

“Le notizie che arrivano dal Venezuela rappresentano un altro inaccettabile atto della repressione del regime di Maduro, di cui non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale. Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.