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Onu, Meloni: “Ripensare alla cooperazione tra Nazioni, Piano Mattei nostra ricetta per l’Africa”

Giorgia Meloni ha partecipato alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si è tenuta a New York intervenendo sulle attuali crisi, le sfide del futuro relative alle nuove tecnologie e sulla necessità di avviare nuove modalità di cooperazione tra le Nazioni

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si è tenuta a New York dal 22 al 24 settembre. Nella giornata del 23 settembre ha tenuto un intervento al Summit of the Future nell’ambito dei lavori dell’Assemblea. Ha sottolineato, in particolare, la necessità di ripensare le modalità di cooperazione tra le Nazioni. L’Italia lo ha fatto, per esempio, con il Piano Mattei per l’Africa: un piano di investimenti pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è né paternalistico, né caritatevole, né predatorio, ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di poter competere ad armi pari.

Uno sguardo sull’attualità

“Le sfide che la storia ci ha messo di fronte sono numerose e multiformi: il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalità transnazionale, i conflitti armati – a partire dalla inaccettabile guerra di aggressione russa nei confronti di una Nazione sovrana come l’Ucraina – che rendono sempre più precaria la sicurezza internazionale. Di fronte a uno scenario così complesso non abbiamo altra scelta che quella di agire. 


Penso che sia evidente a tutti che viviamo un tempo di crisi. Però le crisi nascondono sempre anche un’opportunità. La parola crisi, del resto, deriva dal greco krisis, che significa scelta, decisione. Le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono tentennamenti”, ha detto Giorgia Meloni.

Ripensare il rapporto di cooperazione tra le Nazioni

“Dobbiamo pensare in modo nuovo la cooperazione tra le nazioni. L’Italia lo ha fatto, per esempio, con il Piano Mattei per l’Africa, un piano di investimenti pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è paternalistico né caritatevole, né predatorio, ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di poter competere ad armi pari. 


È la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità, e garantire finalmente un diritto che fino ad oggi è stato negato a troppi giovani, che è il diritto a non dover emigrare”, ha proseguito il Presidente del Consiglio.

Le sfide del futuro

“L’intelligenza artificiale è, soprattutto, un grande moltiplicatore. Ma la domanda alla quale dobbiamo rispondere è: che cosa vogliamo moltiplicare? Per capirci, se questo moltiplicatore venisse usato per curare malattie oggi incurabili, allora quel moltiplicatore concorrerebbe al bene comune. Ma se invece quel moltiplicatore venisse utilizzato per divaricare ulteriormente gli equilibri globali, allora gli scenari sarebbero potenzialmente catastrofici. 


Le macchine non risponderanno a queste domande. Noi possiamo farlo, la politica deve farlo. Ed è la politica che deve garantire che l’intelligenza artificiale rimanga controllata dall’uomo e mantenga l’uomo al centro. Sono tutte materie che affrontiamo in questo patto, e sono tutte materie che l’Italia ha voluto porre al centro dell’agenda del suo anno di Presidenza G7″, ha concluso il Presidente Meloni.

Ecco il video del suo intervento completo al Vertice del Futuro: