Mai così tante risorse per il settore agricolo, agroalimentare e della pesca, il governo Meloni segna una svolta storica
Il governo Meloni ha messo in campo tutti gli strumenti necessari per poter affrontare le emergenze che i nostri settori agricoli, agroalimentari e della pesca stanno vivendo. Ma non solo, stiamo lavorando al Granaio Italia e per la semplificazione e l’efficientamento dei pagamenti per i contributi agricoli. In Unione Europea, continuiamo a batterci contro il Nutriscore e il cibo sintetico.
Ecco cosa prevede il dl Agricoltura
Il Dl Agricoltura prevede una proroga della durata di 12 mesi per le sperimentazioni sulle produzioni ottenute con le tecniche di evoluzione assistita. In questo modo si punta a creare e testare nuovi prodotti con migliori caratteristiche nutrizionali. Verrà poi introdotto, nel 2025, il Granaio Italia, ovvero un nuovo sistema di controllo delle produzioni di cereali: le aziende produttrici e di trasformazione dovranno così comunicare il volume totale delle operazioni effettuate trimestralmente.
Sul fronte delle emergenze agricole il decreto stanzia 30 milioni di euro per tutte le imprese agricole danneggiate dal batterio della Xylella. 15 milioni saranno utilizzati, invece, per la ristrutturazione dei settori dell’olio, degli agrumi e del latte. Infine, 30 milioni, aggiunti ai 10 già previsti nel testo, per sostenere le imprese agricole vitivinicole che sono state colpite da peronospora.
Altri fondi sono stati destinati alle imprese con sede in Sicilia che hanno subito danni dalla siccità nel periodo che va dal luglio del 2023 al maggio del 2024.
Lollobrigida: “Siamo intervenuti con risorse importanti”
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione del dl Agricoltura in Senato. Ringrazio tutti i senatori e i relatori Luca De Carlo e Giorgio Bergesio per l’impegno profuso. Il decreto Agricoltura esce ancora più rafforzato grazie al lavoro parlamentare dei senatori con oltre 500 milioni di euro di interventi per il settore agricolo, della pesca e agroalimentare, una cifra mai vista in precedenza e che segna una svolta storica nella difesa dei nostri agricoltori e dei nostri pescatori.
Abbiamo messo in campo strumenti per affrontare le principali emergenze, alcune relativamente nuove, come la peste suina africana, altre ereditate dal passato, come ad esempio il granchio blu o il tema della siccità, su cui i governi precedenti, in molti anni, non avevano evidentemente portato avanti delle azioni corrette e efficaci per contrastarle.
Siamo intervenuti con risorse importanti contro la peronospora, la flavescenza dorata a sostegno del settore del kiwi e, come già detto, per il contenimento della piaga del granchio blu e per limitare gli effetti negativi della siccità. Inoltre, abbiamo rafforzato le azioni a contrasto delle pratiche sleali per chi compra prodotti agricoli sottocosto e, insieme alla Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, contro la piaga del caporalato”, ha detto il Ministro Lollobrigida.
Granaio Italia e più efficienza nei pagamenti
Il nuovo decreto interviene anche sui progetti per il rilancio dell’agricoltura nazionale: “Voglio inoltre ringraziare il senatore Patrizio La Pietra per il lavoro fatto anche e soprattutto sul tema di Granaio Italia, una svolta storica che consentirà di supportare in maniera più efficace un settore fondamentale come quello della produzione cerealicola e del grano duro, a cui vanno anche 20 milioni a sostegno della filiera.
Siamo infine intervenuti sul campo delle semplificazioni, con l’accorpamento di Sin in Agea, nell’ottica di ridurre gli sprechi e la moltiplicazione delle società pubbliche e per ottenere maggiore efficienza nei pagamenti dei contributi in agricoltura. Si tratta però non soltanto di un decreto che affronta le emergenze, ma anche e soprattutto di un provvedimento normativo di prospettiva che mira a rilanciare complessivamente l’agricoltura italiana anche a livello europeo e mondiale in scia con quanto fatto dal governo Meloni fin dall’inizio e ribadito anche nel recente G7.
Oggi possiamo dire che l’agricoltore come bio regolatore e custode del territorio, ritorna al centro dell’agenda europea. Alcune battaglie dell’Italia, come quella contro il Nutriscore e contro il cibo sintetico, hanno rappresentato una svolta e oggi siamo seguiti anche da molte altre nazioni dell’Unione e non solo. Continueremo su questa linea, in difesa della pesca, dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, perché la difesa del settore primario rappresenta un interesse centrale per la nostra Nazione”, ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.