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Il più grande museologo o le vecchie correnti Pd? La scelta del ballottaggio domenica e lunedì a Firenze

Adesso silenzio elettorale. La città è davanti a un bivio: la solita nobile decaduta, sporca, insicura mangiatoia per far scorrazzare le varie correnti dem o Firenze Magnifica, la città che parla al mondo con orgoglio, cultura ed efficienza.

Se Firenze è oggi in queste condizioni è colpa di chi l’ha governata a sinistra, ma anche di chi, nella nostra metà campo, non aveva mai mostrato di crederci. Questa volta abbiamo compreso e superato gli errori che erano stati compiuti negli ultimi decenni. Diciamolo chiaramente, anche nel centrodestra, da molti di coloro che ci hanno preceduto.

Abbiamo messo in un cassetto personalismi e desideri di ribalta dei singoli. Abbiamo scelto la strada della credibilità e della concretezza, come sta facendo Giorgia Meloni al governo dell’Italia. Abbiamo coinvolto un uomo di indiscusso valore internazionale nell’arte e nella cultura: Eike Schmidt, già apprezzato da tutti come direttore degli Uffizi.

Abbiamo ascoltato cittadini, scritto progetti, studiato soluzioni, parlato con i ministeri ed elaborato piani reali per rispondere ai problemi concreti dei fiorentini.

I danni della criminalità non si possono far pagare ai cittadini: finché Firenze non tornerà sicura, li pagherà il Comune tramite un’apposita assicurazione. Un’idea geniale. Poco politica e molto da manager: esattamente com’è Eike.

Basta guerra tra Comune e Fiorentina per lo stadio. Ci vuole pace e concretezza. E mentre la sinistra alla guida di Firenze in decenni ha presentato progetti, rendering e anche plastici, tutti finiti nel cestino, Eike prima di diventare sindaco sta già lavorando nelle sedi istituzionali, com’è nella sua natura, per valutare soluzioni alternative. A partire da quella dell’Ex caserma Perotti.

Allo stesso modo, dopo centinaia di bugie e false attenzioni della sinistra,  Eike si è già occupato di trovare soluzioni anche per Santo Spirito e per fermare i tentativi di speculazione in mezzo al degrado della movida molesta.

Anche per Campo di Marte c’è un progetto urbanistico e infrastrutturale concreto, alternativo alla tramvia per strada, che ormai gira di chat in chat. E’ un altro colpo dell’ex direttore degli Uffizi, già al lavoro come mai non lo è stato chi ci ha governato.

Nessuna ambiguità sull’aeroporto: lo vogliamo efficiente, collegato a Pisa e con una nuova pista che lasci dormire i cittadini di Quaracchi. Progetti per riqualificare le periferie e premiare la creatività dei giovani. Lavoro, merito, verde, vivibilità, pulizia e decoro. Una città orgogliosa al centro del mondo. Sembra impossibile, ma tutto questo può accadere anche a Firenze.

Dall’altra parte il solito grigiore dell’ormai stanco rito della gestione del potere tra litigi e correnti. Durante tutta la campagna elettorale Funaro e co. hanno mandato solo un messaggio: attenzione, arriva la destra. Sono fascisti ed estremisti. L’unica cosa che sanno dire: il solito falso allarme che ascoltiamo da decenni.

Ma davvero qualcuno può credere che l’aristotelico e antifascista ex direttore degli Uffizi sia diventato improvvisamente un manganellatore nazista? Sempre i soliti: quando hanno paura e non hanno più argomenti, rispolverano la carta Jolly del richiamo contro il pericolo fascista.

E sentite questa: il quotidiano “La Repubblica”, nel dubbio, regala un interessante libro sulla Liberazione di Firenze, in collaborazione con la Regione (soldi pubblici) e Unicoop. “Lo hanno sempre fatto”, direte voi. Vero. Ma il libro non viene regalato l’11 agosto, data dell’anniversario della Liberazione di Firenze, bensì sabato 22 giugno, guarda caso nel giorno in cui vengono allestiti i seggi. Tutto serve ad alimentare la paura dell’estremista nero: a sinistra sono davvero e sinceramente rigorosi delle ricorrenze che segnano le radici storiche…

Poco importa se gli unici estremisti che vediamo in giro a Firenze sono tutti nell’album di famiglia della sinistra: centri sociali, kollettivi, occupanti vari che con la scusa della Palestina rispolverano l’antisemitismo. Assessori sguaiati, professori inadeguati e ex sessantottini che non hanno mai dismesso l’eskimo.

Volete lasciare la città a questi arroganti e ingordi? Credo di no. Non possiamo perdere l’occasione. Che abbiate votato o no. Che al primo turno abbiate già votato per il centrodestra, o che non lo abbiate fatto, magari per la presenza di un amico o di una persona che stimate nelle liste di un altro candidato. 

Sappiate che quella partita è stata ormai giocata. Si riparte da zero a zero. Domenica 23 dalle 7 alle 23 e lunedì 24 giugno dalle 7 alle 15 sarete chiamati a scegliere per il vostro interesse: vale la pena di spostare di mezz’ora la gita al mare. Pensateci bene: volete restare ancorati alle logiche decadenti del Pd fiorentino o volete dare a Firenze il futuro che merita? Volete essere rappresentati dal più grande museologo che parla a tutto il mondo o dalla Saretta che parla agli occupanti abusivi?

La scelta è solo questa. Pensarci lunedì potrebbe essere troppo tardi.