Il sindacato Unirai: “C’è chi passa la giornata a intralciare il lavoro di chi non ha scioperato”
La sinistra, spinta dall’irrefrenabile voglia di attaccare il governo per qualsiasi cosa, non perde l’occasione per tirare nel mezzo anche la Rai. Adesso parlano di occupazione di tutte le reti e dei tg, ma TeleMeloni esiste solo nell’ossessione della sinistra che, quando era il potere, aveva occupato tutti gli spazi e teneva noi fuori dal Cda. Non impediranno ora dall’opposizione il pluralismo. Ci sono incrostazioni di potere che non vogliono cambiare e persone di sinistra che vogliono governarla a prescindere da qualunque cambiamento. Ma un’ondata di pluralismo farà bene a tutti. Lo sciopero è un diritto ma se il sindacato attacca l’azienda, questa ha il diritto di rispondere e se ci sono giornalisti che la pensano diversamente hanno il diritto di andare a lavorare.
Rai: “Si invita Usigrai a cessare di promuovere fake news”
“La decisione del sindacato Usigrai di scioperare su motivazioni che nulla hanno a che vedere con i diritti dei lavoratori si inquadra in motivazioni ideologiche e politiche. Nel merito delle contestazioni Usigrai, si sottolinea che alcuna censura o bavaglio è stato messo sull’informazione e si invita l’Usigrai a cessare di promuovere fake news che generano danno all’immagine dell’azienda. L’azienda ha proceduto all’adeguamento del sistema premiante dei giornalisti a quello di tutti gli altri dipendenti.
L’impossibilità nell’attuale quadro economico di aprire nuovi concorsi pubblici per nuove assunzioni giornalistiche a fronte di un organico di oltre 2.000 unità mentre si rendono invece necessari processi di ottimizzazione che consentano di valorizzare l’organico esistente. In questa direzione vanno le razionalizzazioni approvate dal Cda Rai”, hanno affermato in una nota i vertici Rai.
Unirai: “Andremo a lavorare insieme ad altri 16mila dipendenti”
“Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa e da alcuni politici da tempo in prima fila per combattere, per assenza di argomenti, un nemico immaginario come il fascismo, Unirai è voce libera e indipendente di giornalisti che non si fanno piegare dalle pressioni o dagli insulti di chi è stato abituato ad occupare la Rai. Domani le centinaia di colleghi che saranno sul posto di lavoro (dopo che un’assemblea si è pronunciata all’unanimità su questo punto), perché contrari a una mobilitazione ideologica, possono e devono produrre quello che fanno ogni giorno e il frutto del loro lavoro deve andare in onda.
Chi si sente padrone della Rai deve semplicemente prendere atto che questa è la stagione del pluralismo. Domani andremo a lavorare insieme ad altri 16 mila dipendenti di questa grande azienda che va rilanciata e non infangata ogni giorno dopo averla lottizzata, in maniera abusiva, per decenni. È caduto il muro di Berlino, figuriamoci se non può cadere il monopolio dentro la Rai”, ha dichiarato il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.
I tg vanno in onda
Sono andati in onda il TG1 (ore 8 e 13,30), il Tg2 delle 13,00 diverse edizioni e rubriche di Rainews24. Sito Rainews.it regolarmente aggiornato così come Televideo. I giornalisti di Raisport hanno prodotto servizi per le altre testate così come molti giornalisti dei Tgr come Lazio, Abruzzo, Sicilia e Campania. Tgr Puglia e Tgr Molise regolarmente in onda con il solito formato. Operativo anche l’ufficio stampa Rai. In onda infine tutti i programmi di Approfondimento e Day Time.
Unirai: “Caduto il muro: è finito il monopolio del sindacalismo in Rai”
“Oggi è caduto un muro. È la fine del monopolio anche se qualcuno ancora fatica ad accettare la nuova realtà fatta di pluralismo anche sindacale. Oggi è una giornata storica per la Rai. Chi pretendeva di imporre la sua visione alla totalità dei giornalisti Rai è stato sonoramente sconfitto. Impari la lezione di democrazia. Si dia una calmata ed eviti di continuare a coprirsi di ridicolo. C’è chi sta passando la giornata a cercare di intralciare il lavoro di chi legittimamente non ha scioperato. Può andare a casa. Tutto inutile.
Hanno lavorato tanti colleghi non iscritti al nostro sindacato che non ha voluto boicottare nulla. In presenza di più sindacati se si vuole avere la riuscita della protesta ci si confronta prima. Ma per farlo serve maturità. Serve accettare l’idea che esista un pensiero diverso. Serve meno arroganza e più rispetto per le idee di tutti”. Lo afferma il sindacato Unirai.