L’Italia sale al quinto posto nell’export mondiale: superata la Germania, con il governo Meloni torniamo competitivi
Il sistema produttivo italiano supera quello tedesco, grazie ad una rinnovata competitività e diversificazione manufatturiera, facendoci salire al quinto posto ell’export mondiale. Risultati straordinari che rappresentano un grande orgoglio nazionale. Il lavoro del governo sta dando i suoi frutti e continuerà nella direzione di migliorare il sistema produttivo per superare gli obiettivi già raggiunti.
Produttività: l’Italia raggiunge +48%
Le riforme che il governo Meloni ha attuato dal suo insediamento stanno portando alla luce i risultati: le nostre esportazioni sono aumentate in modo considerevole, abbiamo raggiunto +48%. Questa risulta essere la crescita maggiore rispetto a quella degli altri paesi europei e non: la Francia ha ottenuto una crescita pari al +28%, la Germania + 27%, il Giappone +15%, Canada + 38% e Stati Uniti con un +24%.
Export: raggiunti i 667 miliardi
Anche sul fronte dell’export l’Italia segna una grande vittoria: raggiunti i 667 miliardi di dollari. Abbiamo superato il valore dell’export di paesi come la Corea del Sud, e siamo a pochi passi dal raggiungere il valore di un gigante del commercio come il Giappone. Con questo risultato la nostra Nazione si posiziona al quinti posto della classifica globale dei paesi esportatori. Un grande traguardo raggiunto grazie alle riforme del governo Meloni.
Procaccini: “L’Italia supera la Germania”
“L’industria manifatturiera italiana è sempre più un modello vincente a livello globale, come dimostrano i dati su produttività ed esportazioni riportati dal ‘Sole 24ore’, che ci vedono fare nettamente meglio di un colosso come la Germania e di spiccare tra le nazioni del G7. Il governo Meloni ha il merito di difendere e valorizzare le peculiarità del nostro sistema manifatturiero, più flessibile, diversificato e creativo rispetto ad altri grandi Stati, rilanciando e sostenendo il Made in Italy.
Tanto che la nostra manifattura sta reggendo bene l’onda d’urto della doppia crisi inflattiva ed energetica e delle due guerre in corso, e nel 2023 l’export italiano ha raggiunto i 677 miliardi di dollari che colloca il nostro export di merci come quinto al mondo. Secondo i dati dell’organizzazione mondiale del Commercio dal 2014 al 2023 l’export dell’Italia è quello cresciuto di più tra i paesi del G7 con un +48% e le nostre esportazioni sono aumentate quasi del doppio rispetto a Francia e Germania e quasi del triplo rispetto a Giappone e Regno Unito.
Un risultato eccezionale dovuto alla grande dinamicità e alla varietà di merci lavorate, che non rende la nostra economia dipendente da solo settore specifico o da poche industrie dominanti. I dati mostrano che l’Italia supera la Germania anche nella produttività, in cui l’industria manifatturiera italiana si pone nettamente davanti anche a Francia e Spagna.
Anche nell’occupazione, l’Italia è cresciuta di più rispetto alla stessa Germania dal 2019. I due ultimi dati aggregati significano che, rispetto ai tedeschi, l’Italia ha recuperato produttività in maniera virtuosa, cioè aumentando il numero degli occupati al contrario della Germania che per farlo ha dovuto espellere migliaia di lavoratori dal ciclo occupazionale”, ha dichiarato Nicola Procaccini eurodeputato di Fratelli d’Italia, copresidente del gruppo ECR del Parlamento europeo.