Ai confini dell’Isolotto, dopo il Poderaccio e lungo l’argine dell’Arno, in un angolo di Firenze che potrebbe essere un piccolo paradiso, con Matteo Fanelli ci siamo scontrati con baracche e insediamenti abusivi, discariche a cielo aperto, montagne di rifiuti abbandonati e/o bruciati.
Frigoriferi, rubinetti,macchine bruciate, divani, materassi, tubature, tettoie in eternit, calcinacci e wc abbandonati fanno da cornice all’insediamento di baracche abusive in cui vivono da almeno due settimane 5 famiglie di immigrati in condizioni disumane per mancanza totale di igiene.
Tanto più che in quella zona ci sono abitazioni e orti privati. I cittadini hanno paura per la propria incolumità a causa della totale assenza di controlli, denunziano anche un aumento di furti nelle proprie abitazioni presenti e temono che l’inquinamento ambientale possa influire sui prodotti coltivati. Una zona in cui potrebbero sorgere strutture per famiglie e bambini invece le persone hanno paura di avvicinarsi: è una discarica a cielo aperto. Ma la squadra antidegrado dell’Assessore Mattei non si è vista. Chissà perché non ha fatto qui una tappa dei cento luoghi?!