Carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola

Azione del Governo a tutela dei minori: carcere per chi non li manda a scuola

Il nuovo Decreto approvato ieri in Consiglio dei Ministri contro il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile mette il minore al centro: tra le altre previsioni, anche il carcere per i genitori che non mandano a scuola i loro figli.

Il carcere per i genitori che non mandano a scuola i propri figli

Con il nuovo Decreto viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, prevedendo adesso il carcere.

Si tratta di una previsione che ha come unico fine quello della tutela del minore. Così si combatte davvero la dispersione scolastica e si richiamano, ancora di più, i genitori alla loro piena responsabilità verso i loro figli. Prima era prevista solamente una multa di pochi euro, adesso il carcere.

Allarme su disagio giovanile: ecco perché il carcere per i genitori

Gli interventi di questo Governo sono improntati a combattere il disagio educativo, la povertà educativa e la criminalità minorile. Abbiamo già parlato degli interventi del Governo contro la criminalità in questo articolo, così come degli allarmanti episodi di criminalità minorile che sono avvenuti nei mesi scorsi: ecco perché era importante adottare senza ritardo questo decreto.

Il Governo è intervenuto sui genitori e su di chi esercita la potestà dei minori perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie, prevedere il carcere per i genitori che non mandano i propri figli a scuola è, invece, un pieno richiamo alla loro responsabilità.

Adeso basta bambini usati dalla criminalità organizzata

L’uso dei minorenni da parte della criminalità organizzata si è sempre più accentuato poiché sapevano che non ci sarebbero state conseguenze particolari per i minori: basti pensare che – fino ad ora – se anche un minore venisse trovato con un’arma carica in mano non sarebbe possibile arrestarlo.

Nel Decreto adesso è previsto che i Pubblici Ministeri nelle indagini di mafia e droga, se emergono situazioni di pregiudizio per i minorenni, devono darne immediata comunicazione alla Procura per i Minorenni che potrà attivare interventi sulla responsabilità genitoriale.