Trent’anni fa il giudice Paolo Borsellino veniva ucciso dalla mafia in un’attentato.
Con il giudice persero la vita anche i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina assassinati trent’anni fa nella strage di via D’Amelio.
Una strage che dilaniò i corpi del giudice e degli agenti della sua scorta, ma anche l’anima e i cuori degli italiani perbene, come ha detto oggi Giorgia Meloni ricordando la strage del 1992.
Il sacrificio di Paolo Borsellino per la lotta alla mafia è un faro sulla nostra strada. Servitore dello Stato, come pochi ce ne sono stati, Borsellino ha lavorato ogni giorno nella consapevolezza di essere il ‘prossimo’ ad essere assassinato dopo Giovanni Falcone.
Continuare ricerca della verità
Ancora oggi stiamo aspettando i responsabili di quei depistaggi e siamo orgogliosi di poter contribuire alla ricerca della verità. Infatti grazie a Fratelli d’Italia c’è stato il primo passo per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per la morte del giudice Borsellino.
Infatti la proposta di legge, che ha come prima firmataria Giorgia Meloni, arriva nelle commissioni riunite Affari costituzionali e giustizia della Camera dei Deputati.
Convegno per ricordare Paolo Borsellino
Intanto oggi per ricordare Paolo Borsellino si terrà il convegno dal titolo “Parlate di mafia… Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”, organizzato a Palermo dai gruppi parlamentari di Camera e Senato di Fratelli d’Italia. Al dibattito interverrà anche Giorgia Meloni in videocollegamento. Saranno presenti Pietro Grasso, ex Procuratore nazionale antimafia, Alberto Balboni, senatore di FdI e vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato, Gianmarco Chiocci e Giampaolo Rossi. Presenti anche i capogruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida, insieme a Carolina Varchi, al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.