La droga dei cavalli per far lavorare le persone 24 ore di seguito. E’ la storia che arriva da Prato ed è stata scoperta dai carabinieri.
Un’indagine che secondo i militari è gestita dalla mafia cinese.
Droga e slot machine
In pratica la droga serviva a fare lavorare anche 24 ore di seguito i lavoratori delle ditte tessili pronto moda e soprattutto i riciclatori delle slot machine.
Il compito di questi ‘lavoratori’ era quello di riciclare denaro sporco nelle slot così con le vincite i soldi diventavano legali.
La droga dei cavalli
Ma oltre allo slot usavano la droga. Soprattutto la ketamina, un anestetico che utilizzano i veterinari sui cavalli, e che veniva trasformato il polvere, divenendo così simile alla cocaina.
Ma usavano anche lo shaboo, una metanfetamenina a forma di cristallo che ha effetti 14 volte più devastanti della cocaina.
La droga arrivava a Prato già trasformata in polvere. In Cina, infatti, ci sono raffinerie clandestine con macchine specializzate nella trasformazione del liquido anestetico in polvere.
In questo caso la droga serviva ad aumentare le capacità di lavoro di operai cinesi trasformati in schiavi.
Come riciclavano i soldi con le slot
Il meccanismo del riciclaggio dei soldi illeciti con le slot era faticosissimo ma semplice. Si arrivava nella sala giochi con soldi sporchi e s’iniziava a giocare per ore e ore.
Una parte del denaro, veniva perso, ma quello vincente risultava pulito e spendibile ovunque
Sospetto mafia cinese
Così i carabinieri hanno arrestato un cinese irregolare di 51 anni.
Nel blitz nel suo appartamento i carabinieri hanno ritrovato oltre 1 kg di ketamina suddivisa in 33 bustine di cellophane, marijuana, shaboo, 1.222 pasticche di ecstasy a forma di teschio. Un valore di oltre 80 mila euro. I carabinieri hanno anche trovato 40mila astucci di plastica vuoti per la confezione delle dosi droga.
Denunciamo da anni questa situazione
Da anni ormai denunciamo le condizioni in cui versa le aziende di pronto moda a Prato. Da anni denunciamo l’egemonia della mafia cinese su tutto il terrario pratese. Non possiamo più rimanere in silenzio davanti a queste vicende.
E’ necessario che il Governo e le istituzioni toscane intervengano per porre fine allo sfruttamento del lavoro. Per rispetto anche di quelle aziende italiane che ogni giorno pagano tasse e bollette, nel rispetto della dignità del lavoro.
