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Carceri sicure: più Agenti e misure alternative

Mentre la sinistra propone il mantra ideologico dell’indulto, la destra al governo investe in uomini, equipaggiamenti e strutture per ripristinare ordine, legalità e sicurezza

Nessuno “svuotacarceri”, con il nuovo Decreto Legge le nostre carceri saranno più sicure. Grazie alle nuove misure introdotte sarà rafforzata la sicurezza delle carceri, anche mediante l’assunzione di nuovi 1000 Agenti di Polizia Penitenziaria, minori e tossicodipendenti sconteranno la pena nelle Comunità di accoglienza e lavoreremo per far scontare la pena agli immigrati nei loro paesi d’origine.

Tutte le misure del Decreto carceri

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un Decreto Legge che introduce misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia.

Grazie alle nuove norme, sarà rafforzata la sicurezza, l’operatività e l’efficienza degli istituti penitenziari mediante l’assunzione di nuovi 1000 Agenti di Polizia Penitenziaria e tramite lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di vice-ispettori e vice-commissari della Polizia Penitenziaria.

Sarà garantito il miglior funzionamento degli istituti di pena, mediante l’incremento del personale che opera in ambito penitenziario e minorile. Inoltre, sarà assicurato un più efficace reinserimento dei detenuti nella società, anche attraverso l’istituzione di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale di coloro che hanno i requisiti per accedere alle misure penali di comunità, ma che non sono in possesso di un domicilio idoneo e sono in condizioni socio-economiche non sufficienti per provvedere al proprio sostentamento.

Minori e tossicodipendenti scontino pena nelle Comunità di accoglienza

“Sia il minore che il tossicodipendente sono detenuti particolari e vogliamo facilitare il trasferimento della detenzione dalla brutalità del carcere a una comunità di accoglienza, sempre restando fermo che si tratta di un regime detentivo, non di una liberazione anticipata. Un passo avanti nella riabilitazione e nel reinserimento sociale, ma anche un rimedio al sovraffollamento carcerario”, ha detto il Ministro Nordio nel corso della conferenza stampa di illustrazione del nuovo Decreto Legge.

Detenuti stranieri scontino pena nei loro paesi d’origine

“Non mi piace vedere il decreto di oggi in funzione del sovraffollamento, preferisco vederlo in funzione di umanizzazione della pena e di possibilità di pene alternative. Certo, il sovraffollamento è un problema enorme, e allora bisogna incidere da un lato nella carcerazione preventiva.

Dall’altro abbiamo una forte percentuale di detenuti che sono stranieri, e se riuscissimo anche in parte a completare il percorso di accordi con gli Stati di provenienza per far scontare la pena negli Stati di origine di queste persone, avremmo una quota che va dai 5 ai 10mila detenuti che potrebbero essere trasferiti. Noi abbiamo più di 20mila detenuti stranieri in carcere, quindi se anche meno della metà fosse trasferita, poiché noi abbiamo 10mila detenuti in eccedenza in carcere, si capisce che rientreremmo da un lato con la diminuzione della carcerazione preventiva e dall’altro con gli accordi con gli Stati esteri ampiamente nei ranghi della tollerabilità”, ha evidenziato Nordio.

Delmastro: “Altre 1000 assunzioni per la Polizia Penitenziaria”

“Altre mille extra assunzioni in arrivo per la Polizia Penitenziaria. Grazie alle misure approvate oggi in Consiglio dei Ministri con il decreto Carceri sicure, il Governo Meloni adotta un altro importantissimo intervento per ridurre le carenze di organico della Polizia Penitenziaria. Con le misure di oggi salgono a 2000 le extrassunzioni per la Polizia Penitenziaria finanziate dal Governo Meloni in meno di due anni dal suo insediamento. 2000 unità di personale che si in aggiungeranno alle assunzioni ordinarie previste per il turn-over al 100% del personale in quiescenza”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.