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Vajont, 9 ottobre anniversario del disastro

Invaso Vajont 9 ottobre

9 ottobre anniversario del disastro del Vajont. Una delle tragedie ambientali più gravi per l’Italia: quasi duemila persone persero la vita

Oggi, 9 ottobre 2020, ricorre il 57esimo anniversario del disastro del Vajont. Una delle tragedie ambientali più gravi che l’Italia abbia vissuto e che provocò quasi duemila vittime.

Il disastro del Vajont accadde la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont, al confine fra Veneto e Friuli. Una frana provocò la tracimazione dell’acqua.

L’acqua coinvolse prima Erto e Casso, poi l’onda superò la diga e provocò l’inondazione e la distruzione degli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone.

Il disastro del Vajont fu dovuto a una serie di cause. L’ultima fu l’innalzamento delle acque del lago artificiale oltre la quota di sicurezza il 9 ottobre del ’63.

Questo, combinato a una situazione di abbondanti precipitazioni meteorologiche e a forti negligenze accelerò il movimento della frana. I modelli usati per prevedere le modalità dell’evento si rivelarono errati.

Il rischio che si correva nella zona del Vajont era stato denunciato da alcuni giornalisti. Ma nessuno lo prese in considerazione e il 9 ottobre del 1963 quanto accadde fu fatale.

Le cause della tragedia del Vajont del 9 ottobre, dopo processi e dibattiti, furono ricondotte ai progettisti e dirigenti della Sade, ente gestore dell’opera.

In seguito alla costruzione della diga si scoprì infatti che i versanti avevano caratteristiche morfologiche (incoerenza e fragilità) tali da non renderli adatti ad essere lambiti da un serbatoio idroelettrico.

Nel corso degli anni l’ente gestore e i suoi dirigenti, pur essendo a conoscenza della pericolosità, anche se supposta inferiore a quella effettivamente rivelatasi, coprirono con dolosità i dati a loro disposizione, con beneplacito di vari enti a carattere locale e nazionale, dai piccoli comuni interessati fino al Ministero dei lavori pubblici.

Oggi, l’impianto del Vajont è un nodo idraulico totalmente inattivo, la cui manutenzione e controllo fanno capo all’Enel.