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“Cooperative fatte fallire senza pagare le tasse”: i genitori di Renzi rischiano un altro processo

L’accusa è quella di aver gonfiato il volume di affari dell’azienda della famiglia Renzi, la Eventi 6, attraverso l’utilizzo di alcune cooperative che poi venivano fatte fallire con dolo senza aver pagato tasse e contributi.

E’ per questo motivo che 19 persone sono indagate dalla Procura di Firenze e rischiano un processo. Fra di esse ci sono anche i genitori di Matteo Renzi, il padre Tiziano e la madre Laura Bovoli, che ora rischiano un nuovo processo.

Sono accusati di bancarotta fraudolenta e dichiarazione fraudolenta per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Ieri i giudici hanno notificato agli indagati l’avviso di chiusura indagini. Un passaggio che potrebbe preludere presto ad una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura.

Nel marzo scorso Tiziano Renzi e Laura Bovoli erano stati arrestati dai magistrati fiorentini, nell’ambito di questo provvedimento, insieme all’imprenditore ligure Mariano Massone.

L’azienda al centro dell’indagine è la Eventi 6, superstite del fallimento della Chil, la società che assunse come dirigente Matteo Renzi quando fu eletto a Presidente della Provincia di Firenze. 

La stessa che chiese ed ottenne dalla Regione Toscana la garanzia su un mutuo concesso dalla banca in cui lavorava il padre di Luca Lotti. Soldi ottenuti e mai restituiti, anche quelli, alle istituzioni che li avevano erogati.

E proprio grazie alla Eventi 6 Matteo Renzi ha potuto beneficiare del Tfr pagato con i soldi dei contribuenti, grazie all’incarico istituzionale.