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Firenze: parapiglia alle Cascine. Clandestini spacciatori si ribellano ai controlli

Cascine Firenze

Immigrati feriscono tre agenti nei controlli antidroga alle Cascine. Scena da Far West in pieno giorno al parco: cittadini impauriti

Sono anni che denunciamo lo spaccio al parco delle Cascine, a Firenze. Eppure, nonostante il lockdown per l’emergenza coronavirus, gli immigrati sono sempre rimasti lì.

Ieri, durante un controllo anti droga, caos e parapiglia, con tre agenti della Polizia municipale feriti. Uno di loro ha il labbro spaccato e una sospetta frattura al setto nasale.

Una scena da Far West quella alla quale sono stati costretti ad assistere tanti cittadini che, in pieno giorno, erano andati al parco delle Cascine per una corsa o una passeggiata.

Durante i controlli sono state identificate alcune persone presenti sul posto, anche in violazione del distanziamento sociale.

Firenze: assembramento nel parco delle Cascine

Un uomo, dopo aver rifiutato l’identificazione ha cercato di allontanarsi e, raggiunto dagli agenti, ha reagito violentemente. La pattuglia ha quindi chiesto rinforzi alle Cascine e alla fine due persone sono state fermate e portate al Comando per l’identificazione.

La scena vista alle Cascine è stata da film (ma horror però): decine di auto delle forze dell’ordine intervenute, cittadini impauriti. Ed agenti costretti ad utilizzare lo spray urticante.

Per gli immigrati arrestati è scattato l’arresto per resistenza, lesioni, violenza e minacce a pubblico ufficiale. In serata i due uomini sono stati condotti nel carcere di Sollicciano. 

Cittadini chiusi in casa, spacciatori liberi

Da oltre due mesi tutti sono costretti a dei sacrifici, con le restrizioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus

Firenze, come in tutte le altre città, sono stati chiusi i parchi pubblici. Fra questi anche le Cascine, dove però questa regola non sembrava valere per i clandestini, che hanno continuato a fare come sempre i loro comodi.

Assembramenti e spaccio sotto i ponti delle Cascine. E se qualcuno “osava” disturbarli erano problemi. Ci chiediamo come sia possibile ancora tollerare questi personaggi che fanno dell’illegalità una bandiera.

Mentre diabetici, pazienti oncologici, con problemi cardiocircolatori e tantissime altre categorie si sono sacrificati in casa nonostante debbano muoversi e fare attività fisica per ragioni di salute, ancora una volta ci sono soggetti a cui tutto è consentito.