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Veneto, l’assessore di Fratelli d’Italia e i 27 milioni per aiutare i disoccupati a trovare lavoro

Sono circa 25 mila beneficiari dell’Assegno per il Lavoro, la misura finanziata dalla Regione del Veneto per supportare i disoccupati over 30 nella ricerca di un nuovo lavoro.

Di questi, 21 mila sono stati attivati presso una delle oltre 400 sedi accreditate in tutto il territorio regionale e hanno portato a 13 mila contratti di lavoro. Il 33% dei contratti di lavoro ha una durata superiore ai 6 mesi o è a tempo indeterminato.

E’ quanto emerge dall’ultimo report di monitoraggio dell’iniziativa, con dati aggiornati al 30 giugno 2019, a cura di Veneto Lavoro, in collaborazione con l’Area capitale umano, cultura e programmazione comunitaria della Regione del Veneto.

L’Assegno per il Lavoro, introdotto in via sperimentale a fine 2017 e finanziato dalla Regione con uno stanziamento complessivo di 27 milioni di euro, consiste in un voucher virtuale del valore massimo di 5.796 euro che può essere utilizzato presso uno qualsiasi degli enti accreditati ai servizi per il lavoro in Veneto per ricevere assistenza alla ricollocazione, attività di orientamento e counseling, percorsi di formazione e supporto all’inserimento lavorativo.

”L’Assegno per il Lavoro è ormai una misura strutturale in Veneto e coinvolge ogni mese circa 2 mila persone alla ricerca di un lavoro, metà delle quali donne”, spiega l’assessore al lavoro della Regione Veneto di Fratelli d’Italia Elena Donazzan.

“E’ proprio in virtù dei risultati ottenuti nell’ultimo anno che abbiamo recentemente deciso di rifinanziarlo – ha aggiunto – con l’obiettivo di renderlo ancora più efficace e di raggiungere il maggior numero possibile di disoccupati, in particolare chi incontra più difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro”.

“La novità principale di questa misura è che il titolare dell’assegno può scegliere liberamente l’ente dal quale ricevere assistenza e, nel caso fosse insoddisfatto del percorso svolto, ricominciare daccapo con un nuovo ente”, ha proseguito Donazzan.

“Si tratta di una tutela in più per i destinatari e allo stesso tempo di uno stimolo per gli enti a fornire servizi altamente qualificati e professionalizzanti, considerato che buona parte del valore dell’assegno viene riconosciuto a chi eroga i servizi formativi solo a risultato occupazionale raggiunto”, ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia.

”Una politica attiva per essere efficace – ha concluso l’assessore – deve essere il più possibile semplice, snella e universale. Noi crediamo che l’Assegno per il Lavoro possa rappresentare un ottimo modello, anche su base nazionale”.

L’assegno può essere richiesto ai Centri per l’Impiego dai disoccupati di età superiore ai 30 anni residenti o domiciliati in Veneto. Il tempo medio di rilascio è inferiore ai 10 giorni. Gli Assegni rilasciati finora sono complessivamente 25.226, 5.350 dei quali nel secondo trimestre del 2019.

La distribuzione è sostanzialmente omogenea sul territorio regionale e concentrata nelle province di Padova, Treviso e Vicenza. La maggior parte dei richiedenti è di cittadinanza italiana, ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni e risulta beneficiaria di un’indennità di disoccupazione.

Nella prima metà del 2019 si è registrato un notevole incremento nel rilascio degli assegni, quasi raddoppiati rispetto al 2018: tra gennaio e giugno 2019 sono stati infatti rilasciati 11.153 Assegni a fronte dei 5.651 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un picco nel mese di marzo superiore ai 2 mila assegni rilasciati.

Svolto il primo appuntamento con l’ente accreditato scelto e sottoscritta la proposta di politica attiva contenente il dettaglio delle attività da svolgere, l’assegno si considera attivato.

Gli assegni attivati al 30 giugno risultano complessivamente 21.266, circa la metà dei quali ancora attivi.