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Umbria, Giorgia Meloni: “Marco Squarta sia candidato Presidente del centrodestra”

Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha proposto agli alleati il nome di Marco Squarta come candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali in Umbria, dopo lo scandalo che ha coinvolto il Pd e il presidente Catiuscia Marini.

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L’attuale portavoce dell’opposizione in Umbria, perugino di 40 anni, nel 2015 ha ottenuto il maggior numero di voti nella coalizione.

Nel corso di un incontro con la leader di FdI si è discusso delle priorità da affrontare in Umbria dal punto di vista del rilancio economico, infrastrutturale, delle soluzioni ai temi del lavoro e del sociale.

All’incontro hanno partecipato i vertici del partito Franco Zaffini, Emanuele Prisco, Eleonora Pace e lo stesso Squarta,

“Conosco Marco Squarta da vent’anni – ha detto il presidente di FdI Meloni – è una persona seria e competente, con un bagaglio di esperienza importante in politica a dispetto dell’età”.

Noi di Fratelli d’Italia pensiamo che possa essere il miglior Presidente per la Regione Umbria.

Propongo il suo nome agli alleati del centrodestra – ha aggiunto Meloni – la scelta concertata del candidato alla presidenza della Regione Umbria sarà un momento importante per trovare unità e compattezza nella coalizione che andrà a governare l’Umbria”.

Il nome di Marco Squarta rientra nell’ottica, da parte di Fratelli d’Italia, di proporre alla coalizione del centrodestra nomi di qualità, in grado di vincere e governare i territori come accaduto già altrove.

In Umbria si vota dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto anche il presidente Marini, costretta alle dimissioni.

Marini è indagata nell’inchiesta della procura di Perugia su alcuni concorsi per assunzioni che sarebbero stati pilotati all’ospedale del capoluogo umbro.

Oltre al suo coinvolgimento, i magistrati ad aprile hanno disposto l’arresto per il responsabile regionale della sanità Luca Barberini e il segretario umbro del Partito democratico Gianpiero Bocci, già sottosegretario all’Interno durante i governi renziani.

Abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso sono le ipotesi di reato avanzate a vario titolo per gli indagati dalla Procura di Perugia.