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Liberate i pescatori italiani rapiti in Libia

Boss mafiosi scarcerati carcere reato di tortura processo. Ergastolo ostativo

Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni al fianco delle famiglie. L’appello al governo: “Intervenire per liberare i pescatori rapiti in Libia”

Siamo al fianco delle famiglie dei 18 pescatori italiani rapiti in Libia e chiediamo che il governo si attivi immediatamente. Il fatto è accaduto il 2 settembre scorso per mano dei militari del generale Haftar che ora li tengono in ostaggio.

A chiedere un intervento urgente è stata Giorgia Meloni, incontrando i familiari dei pescatori rapiti in Libia e gli armatori delle imbarcazioni. “Abbiamo già presentato diverse interrogazioni parlamentari e terremo alta l’attenzione dell’opinione pubblica su questo delicato dossier per riportare a casa i nostri connazionali”, ha sottolineato.

Le interrogazioni parlamentari

“Abbiamo espresso loro – ha sottolineato il deputato Salvatore Deidda, che ha presentato una interrogazione insieme a Carolina Varchi – tutta la vicinanza del nostro partito”.

“Ci mettiamo a loro disposizione, garantendo di fare tutto quanto nelle nostre possibilità per cercare una soluzione pacifica. – hanno aggiunto – Auspichiamo che l’Italia riceva il supporto della comunità internazionale affinché si arrivi alla liberazione immediata” dei pescatori italiani rapiti in Libia. “Con la garanzia di una maggior sicurezza nei nostri mari“, hanno concluso.

Con un’altra interrogazione i senatori Isabella Rauti, Adolfo Urso e Giovambattista Fazzolari sottolineano come in questa storia “l’unica cosa che appare chiara è la prova di forza del generale Haftar”. Un uomo “escluso dal congelamento della guerra imposto da Mosca, Ankara e Washington, nei confronti di Roma”.

“In particolare, il sequestro dei pescherecci siciliani si incastona nel conflitto libico e in un panorama politico confuso e questa vicenda. In altri momenti si sarebbe potuta risolvere in maniera più semplice, oggi diventa più complessa e preoccupante”, proseguono.

E chiedono “l’immediato rilascio dei motopesca Antartide e Medinea oltre che dei 18 membri dell’equipaggio tuttora trattenuti a Bengasi”. E di “garantire l’incolumità dei pescherecci italiani“. Oltre che di “sanare la situazione del riconoscimento unilaterale delle acque internazionali come territorio proprio dalla Libia o da altri Paesi”.

Fratelli d’Italia starà col fiato sul collo del governo per consentire la liberazione al più presto.