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Addio a Massimo Anderson, “faro” della destra

massimo anderson

Scompare punto di riferimento della destra italiana, il cordoglio di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni per la morte di Massimo Anderson

“Con la morte di Massimo Anderson scompare un punto di riferimento della destra italiana. Un esempio di passione al servizio della comunità. Negli anni del suo impegno politico ha fatto della difesa del lavoro uno stile di vita. Alla famiglia va il cordoglio mio e di Fratelli d’Italia”.

E’ il ricordo di Massimo Anderson nelle parole di Giorgia Meloni. Primo Segretario generale della Giovane Italia, fu consigliere comunale di Roma per il Movimento Sociale Italiano per oltre un decennio. Fondatore del Fronte della Gioventù, di cui cui fu segretario nazionale fino al 1977. Nel 1972 Giorgio Almirante lo chiamò nella segreteria nazionale del Msi. 

“Massimo Anderson ci ha lasciato. Per me giovanissimo fu, con Pietro Cerullo, ‘il capo’ degli anni della militanza giovanile. Fu un amico sincero. Presidente Massimo Anderson: Presente!”. E’ il ricordo di Ignazio La Russa.

Massimo Anderson divenne nel 1954 primo Segretario generale della Giovane Italia e lo fu fino al 1966. Nel 1960 venne eletto consigliere comunale di Roma per il Movimento Sociale Italiano e rimase in Campidoglio fino al 1971.

E’ il 1967 quando viene nominato segretario nazionale giovanile del Msi, carica che tenne fino al 1970, quando fu eletto consigliere regionale del Lazio.

Nel 1971, insieme a Pietro Cerullo, fu promotore della fusione dei due gruppi giovanili della destra, Giovane Italia e Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori, per la fondazione del Fronte della Gioventù.

L’anno successivo Giorgio Almirante lo chiamò nella segreteria nazionale del Msi. Nel 1975 fu rieletto alla Regione Lazio.

Nel 1976 Massimo Anderson fu alla guida di una delle quattro correnti in cui si era diviso il Msi, quella di “Destra popolare”. Le altre erano quella “almirantiana” di Almirante e Romualdi, “Democrazia Nazionale” di De Marzio, Roberti e Nencioni e “Linea Futura” di Pino Rauti.

Nel dicembre 1976 Democrazia Nazionale uscì dal partito, mentre Anderson partecipò al congresso del Msi nel gennaio 1977. La corrente ottenne il 13% dei voti dei delegati, in gran parte del movimento giovanile.