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Rischio coronavirus? L’Italia accoglie altri immigrati

Immigrati richiesta asilo ambasciate coronavirus

Un giudice stabilisce la “protezione umanitaria” per immigrati anche per rischio coronavirus. Tutte le scuse sono buone per entrare a casa nostra

Il rischio di contrarre il coronaviurs nei paesi d’origine può essere motivo per concedere in Italia la protezione umanitaria a immigrati che non abbiano diritto all’asilo politico.

Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Milano. Per il pericolo coronavirus viene in questi casi concessa la “protezione umanitaria” a immigrati che non hanno l’asilo politico o la protezione da guerre o torture. E non sarà necessaria neanche un’istanza delle parti.

Come se non bastasse l’Italia apre così le porte ancora di più agli immigrati. La protezione umanitaria per coronavirus viene concessa se la pandemia sia un rischio “di ulteriore aggravamento di una pregressa vulnerabilità personale”. “Tale da far ritenere che, in caso di rimpatrio, chi già è vulnerabile sprofonderebbe in condizioni di vita non rispettose del nucleo minimo di diritti della persona”.

Come scrive il Corriere della Sera “in via autonoma si sente di dover valutare la pandemia. Non alla buona, ma sulla scorta dell’Inform Epidemic Global Risk Index con cui il Joint Research Centre della Commissione Europea sintetizza 100 indicatori di rischio su tre fasce. Pericolo di esposizione (dalla densità demografica all’accesso all’acqua), criticità intrinseche (dall’insicurezza alimentare alla variazione dei prezzi), capacità del sistema (sanità)”.

“Con sentenza del tribunale Civile di Milano, come riportato dai quotidiani, arriva l’ennesimo stratagemma”, commenta il capogruppo alla Camera di Fdi Francesco Lollobrigida. Che ricorda il provvedimento “sull’orientamento sessuale inserito nel Decreto Sicurezza, per concedere uno status legale a chi entra clandestinamente nella nostra Nazione. Uno schiaffo ai connazionali che hanno trascorso Natale in casa e a quelli che sono rimasti bloccati in Inghilterra a causa della chiusura delle frontiere. Per gli italiani spostamenti tra regioni vietati, per i clandestini confini spalancati”.