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“VADO A CONGRESSO FAMIGLIA, MIA FIGLIA E’ OMOSEX”. LIVORNO, CANDIDATO SINDACO FDI SI CONFESSA

“Vado al convegno sulla famiglia e mia figlia è omosessuale“. Andrea Romiti, coordinatore e candidato sindaco a Livorno di Fratelli d’Italia, in un’intervista al quotidiano Il Tirreno racconta la propria storia e quella della figlia.

“Ci vado perché ritengo che i bambini abbiano il diritto di conoscere il padre e la madre e il convegno sancisce questo diritto”. Alice ha 23 anni, studia Giurisprudenza e fa l’Erasmus a Madrid: è al quarto anno e da due prende la borsa di studio. Romiti ha risposto così alle accuse di essere anti-gay. Una bellissima storia.


“Quando me lo ha detto? Aveva 18 anni. Mia moglie ed io eravamo preoccupatissimi perché pensavamo che le piacesse un ragazzo che sospettavamo facesse uso di droghe leggere. La vedevamo sempre più agitata, un giorno ci ha detto: vi devo parlare”. Invece ha esordito così: “Ti ricordi la mia amica? Ci siamo fidanzate“.

Ma non si sente a disagio a difendere quella che viene sbandierata come famiglia tradizionale?

“Per niente, parlare di famiglia tradizionale non significa discriminare le famiglie o le coppie omosessuali. Io ho perso mio padre quando avevo 4 anni, ogni bambino ha diritto di conoscere i genitori biologici“.


E se la figlia decidesse un giorno di avere figli?


“Lo abbiamo già affrontato questo discorso in famiglia. Anche Alice conviene che suo figlio avrà diritto di conoscere il padre biologico. Altrimenti è egoismo“.


E se vorrà sposarsi?

“Il matrimonio c’è già: le unioni civili. Dov’è la differenza? Abbiamo gli stessi diritti tra coppie omo ed etero. Poi se si parla di un minore, va tutelato“.