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Spese pazze e fallimenti di famiglia sempre ignorati: Adinolfi chiuse gli occhi sul Premier?

Oggi “il Fatto Quotidiano” ha diffuso le intercettazioni sull’inchiesta Cpl Concordia che tirano in ballo, a vario titolo, lo stesso premier, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, il sindaco Nardella e il generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi, già indagato e poi archiviato nell’ambito dell’inchiesta sulla P4.

Adesso capiamo molte cose sui motivi per cui Matteo Renzi è stato sempre trattato con i guanti per le poco chiare vicende che l’hanno visto coinvolto direttamente o indirettamente: dalle ‘spese pazze’ effettuate da Presidente della Provincia prima e sindaco di Firenze poi, passando per i fallimenti delle aziende di famiglia, fino ai debiti contratti e ripagati da Fidi Toscana con soldi pubblici.
Adinolfi ha da molti anni ruoli di rilievo nella Guardia di Finanza toscana e fiorentina e oggi si scopre che gli esponenti renziani hanno fatto un tifo spudorato per lui, si sono frequentati e tramavano per aiutarlo.
Quelle telefonate ci fanno temere il motivo per il quale su Renzi e i suoi sia stato chiuso più di un occhio. Pretendiamo che adesso il premier spieghi perché a quale scopo sosteneva così tanto Michele Adinolfi, che proprio in questi giorni è tornato a Firenze nel ruolo di Comandante in seconda.