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Scandali gara mascherine: raddoppiare le pene per chi specula sulla salute

Gara mascherine turbata e rallentata: contro i rischi illeciti Fratelli d’Italia presenta una legge

Pene raddoppiate per chi sciacalla sulla salute degli italiani. A chiederlo è Fratelli d’Italia in una proposta di legge. In questo momento la gara per l’acquisto delle mascherine e degli altri dispositivi sanitari è una partita che deve essere messa in atto rapidamente. E non dobbiamo consentire che ci sia qualcuno che prova a specularci sopra, guadandoci e bloccando l’approvvigionamento.

Io e il collega Andrea Delmastro presenteremo questa proposta. Chi commette reati approfittando delle circostanze determinate da uno stato di emergenza nazionale dovrà essere punito in modo severo ed esemplare. Un modo per scoraggiare i furbetti, da qui in avanti nell’epidemia Covid-19. Come quello che sta succedendo nelle gare sulle mascherine.

L’arresto di un imprenditore che aveva vinto l’appalto Consip

Lo spunto è arrivato dalle recenti vicende sulla gara Consip sulle mascherine. Nei giorni scorsi un imprenditore è stato arrestato per turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture.

Avrebbe dovuto fornire 24 milioni di mascherine per un importo di circa 15,8 milioni di euro. Materiale mai arrivato. Un fatto che dimostra un quadro fortemente rischioso per le infiltrazioni illecite in questo momento.

Il gip di Roma che indaga sui fatti ha parlato nell’ordinanza sulla gara per le mascherine di “una puntata d’azzardo giocata sulla salute pubblica” che “bene rende la capacità a delinquere del soggetto”.

Secondo le accuse, inoltre, l’imprenditore si era immediatamente riorganizzato per provare ad aggiudicarsi un altro appalto pubblico. Si tratta di quello per la fornitura di guanti, occhiali protettivi, tute di protezione, camici e soluzioni igienizzanti.

Mascherine a impresa per immigrati: commessa revocata

Un fatto che è arrivato dopo la nostra interrogazione su un altro affidamento della stessa gara. L”imprenditore Salvatore Micelli aveva vinto uno dei lotti con una impresa che si occupa di accoglienza immigrati, ma non ha mai consegnato le mascherine.

Si tratta di un pregiudicato, peraltro arrestato poco più di un anno fa per truffa ai danni dello Stato. Per lui la Procura di Taranto ha chiesto il processo. Dopo la nostra denuncia l’appalto gli è stato revocato.

Nella legge chiederemo che le eventuali attenuanti non possano essere considerate equivalenti o prevalenti rispetto all’aggravante. La concessione della sospensione condizionale della pena, invece, sarà previsto che sia subordinata al completo risarcimento del danno subito dalla persona offesa o danneggiata.

Insomma Fratelli d’Italia chiede pene esemplari per coloro che vogliono rubare sul sangue degli italiani. Gli sciacalli devono essere trattati come sciacalli facendo avvertire tutta la durezza di cui uno Stato serio è capace.