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Progetto gender nella scuola di Firenze

Progetto gender nella scuola di Firenze

Insegnano alle elementari che si può essere maschi o femmine a giorni alterni: le mamme si ribellano, la mia interrogazione in Parlamento

Insegnano ai bambini e alle bambine delle elementari che ci si può sentire un giorno maschi e un giorno femmine. E’ un progetto gender che si svolge in una scuola di Firenze, la Marconi di via Meyer. Ed è coordinato dallo stesso Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze.

Un fatto emerso grazie alla protesta delle mamme che si sono ribellate alla decisione di proporre ai figli temi così delicati. La Nazione ha riportato i malumori dei genitori ed ha dato ampio spazio al caso dell’iniziativa gender nella scuola di Firenze.

Il progetto gender nella scuola di Firenze: l’ennesimo tentativo ossessivo di inculcare una visione ideologizzata dell’educazione sessuale anche ai bambini. Ed è assurdo.

Del caso ho parlato anche nel corso della trasmissione “Monitor”, su Italia 7 >> CLICCA QUI PER VEDERE LA TRASMISSIONE

Nel dettaglio si tratta di un progetto per “contrastare la formazione di stereotipi di genere, prevenendo la discriminazione di chi non si conforma ad essi”. Una descrizione che si può leggere al link ufficiale dell’iniziativa.

L’iniziativa gender nella scuola di Firenze è proposta da IREOS Onlus – Centro Servizi Autogestito Comunità Queer. E la collaborazione è con ADirezione Istruzione – Servizio Attività Educative e Formative – Ufficio Progetti Educativi.

Il progetto prevede di “individuare gli stereotipi di genere presenti in fiabe, racconti, personaggi dei cartoni animati, giocattoli, mass media e nella realtà della vita quotidiana”. E in questo modo sovvertono favole come Cenerentola.

In base a quanto riportato su La Nazione, inoltre, una maestra avrebbe inoltre scritto questo post su Facebook, riferito al progetto gender nella scuola di Firenze. «Esercizio di drammatizzazione con ruoli maschili e femminili dati a caso. Il maschio tocca alla femmina e passa, la femmina tocca al maschio e risatine al seguito».

Parole sulla lotta alle discriminazioni, contrasto ai pregiudizi e alle violenza, sulle quali nessuno ha niente da obiettare, nascondono questo assurdo progetto.

La follia del Ddl Zan

E ora il nuovo provvedimento voluto dalla maggioranza di governo di sinistra, il Ddl Zan, giustifica questi metodi e la situazione peggiorerà una volta che il Parlamento lo approverà definitivamente.

La nuova legge, già approvata dalla Camera, istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia per insegnare ai bambini delle elementari a scegliere, anche a giorni alternati, se sentirsi maschi, femmine, o trans.

E per di più chi si ribellerà contro questo sistema, magari manifestando contro questi metodi come stanno facendo giustamente oggi queste famiglie, potrà essere denunciato e finirà in Tribunale. In tutto questo vengono coinvolti addirittura i bambini delle elementari.

In Parlamento il progetto gender nella scuola di Firenze

Sul progetto gender nella scuola di Firenze ho presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati.

Ho chiesto al Ministro dell’Istruzione di rendere pubblico il materiale didattico utilizzato per tale progetto prima che venga proposto ai bambini delle scuole elementari. Inoltre se non ritenga opportuno che tali attività per i bambini vengano sottoposte preventivamente ad autorizzazione scritta firmata dai genitori.